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OK Venice!: visitare Venezia con i Google Glass per un’esperienza unica

Anche in Italia cominciano a nascere applicazioni per i Google Glass. E’ stata presentata infatti OK Venice!, una nuova guida interattiva per la visita della città di Venezia. L’applicazione, del tutto nuova nel panorama italiano sia per l’approccio che per la tecnologia utilizzata, non è una semplice guida turistica, ma una vera e propria “esperienza” di riscoperta della città. Con i Google Glass l’app permette infatti di offrire al visitatore un’esperienza unica che intreccia conoscenza e gioco in una sorta di “caccia al tesoro” lungo un itinerario fatto di luoghi e monumenti insoliti e secondo tre tematiche principali – storia, arte e artigianato – che hanno reso Venezia unica al mondo.

Grazie a Ok Venice! il visitatore si troverà immerso in una nuova dimensione che lo guiderà, tramite una mappa interattiva e georeferenziata a tappe, attraverso le calli di Venezia. A ogni luogo è associata un’esperienza di esplorazione e approfondimento – grazie ad una speciale user interface – che trasforma ogni tappa in un’occasione di meraviglia. Il progetto ha visto coinvolti partner di diversi ambiti e competenze che hanno messo in comune le proprie esperienze di creazione contenuti, tecnologie e user experience, e rappresenta un’importante tappa evolutiva nell’utilizzo dei nuovi device a supporto della cultura e del turismo, nonché nell’ambito delle smart cities e dell’accoglienza cittadina. L’esperienza potrà in futuro essere riprodotta non solo in diverse città ma anche all’interno di Musei e luoghi chiusi, replicando le dinamiche di engagement e di apprendimento con modalità ludiche. I partner coinvolti hanno così commentato il progetto:

“Dopo più di un anno di attività di ricerca e sviluppo sui Google Glass – spiega Giulio Caperdoni, Head of Innovation di Vidiemme Consulting – approcciare questo progetto è stato per noi motivo di orgoglio e di stimolo allo stesso tempo. Il poter mettere a frutto le competenze già acquisite con l’esperienza al Museo Egizio, aprendole ad una città preziosa come Venezia, ci ha permesso non solo di sperimentare nuovi approcci di geo-localizzazione, ma anche di utilizzare i Glass per quello che sanno fare meglio: aggiungere informazioni alla realtà, senza invadere in campo visivo e distogliere lo sguardo da ciò che veramente conta”.

Il progetto OK Venice! nasce e si appoggia su due pilastri principali, la “metafora esplorativa” e lo “storytelling”. La prima si incentra sulla costruzione di un percorso guidato in una porzione del Sestriere Cannaregio di Venezia: tramite meccanismi molto simili a quelli di una caccia al tesoro, l’utente verrà invitato a intraprendere un percorso a tappe per le calli. A ciascuna tappa è abbinato un gruppo di contenuti aggiuntivi e multimediali che l’utente potrà scoprire solo attraverso lo schermo dei Google Glass.

Lo storytelling invece racconta delle 6 tappe sulla base di ciò che ha reso famosa la città nel mondo:

  • l’arte, Venezia non solo è stata attraversata dagli artisti più importanti del rinascimento, ma èstata essa stessa oggetto di moltissime opere;
  • la sua storia come luogo di accoglienza che ha trasformato la città in un melting pot di genti incerca di fortuna e contemporaneamente ha reso ricca e famosa Venezia nel mondo grazie alfiorire degli scambi commerciali promossi dagli stranieri;
  • l’artigianato d’eccellenza, dal vetro di Murano agli squeri dove si fabbricano le gondole,sinonimi e icone nel mondo di Italia e Venezia.Tutto questo viene vissuto e raccontato attraverso luoghi e scorci non battuti dal turismo di massa, sia per invitare alla scoperta, sia per trasmettere un senso di autenticità all’esperienza.

Le funzionalità e il percorso

L’applicazione supporta sia la navigazione sul percorso predefinito che i meccanismi di interazione. L’utente, quando in prossimità di ciascuna tappa, viene avvisato della presenza di un contenuto Glass- friendly nelle immediate vicinanze e può andare alla ricerca del luogo/opera d’arte/edificio su cui posizionare il proprio sguardo sulla base degli indizi forniti. Un puntatore rosso facilita l’esplorazione dell’area e una volta individuato il target, sarà possibile fruire dei contenuti aggiuntivi e interattivi, specifici per ogni tappa.

Tappa 1 – Campo Madonna dell’Orto:
Si riscopre un famoso pittore (il Tintoretto!) e uno dei suoi dipinti più famosi ancora ospitato all’interno della Chiesa.

Tappa 2 – Campo dei Mori
I 3 Mori che abbelliscono l’esterno di un palazzo storico, si presentano e raccontano delle loro attività commerciali.

Tappa 3 – Casa del Tintoretto
Si torna al Tintoretto, per scoprire dove abitava tramite una serie di indizi su elementi posti sulla facciata.

Tappa 4 – Squero dei muti
Un’apparente rimessa di barche si rivela come il luogo in cui si costruivano i simboli di Venezia.

Tappa 5 – Sacca della misericordia
Allungando la vista verso l’isola di Murano si scoprono i segreti dei Maestri dell’arte della soffiatura.

Tappa 6 – Palazzo del cammello
Il Palazzo racconta i tesori della città che ha visto scorrere nel corso degli anni.

Note tecniche e di User Experience (UX)

La mappa interattiva – visualizzabile sui Google Glass “a volo d’uccello” – vive attorno ad un sistema personalizzato di navigazione che utilizza il GPS. Grazie all’integrazione con la bussola, è anche in grado di ruotare all’istante in modo da allinearsi all’orientamento dell’utente nello spazio. L’esperienza è simile a quella di un normale navigatore, ma la resa è ottimizzata per il dispositivo wearable e pienamente integrata con le altre funzionalità dell’App. Una volta che l’utente raggiunge un punto di interesse (POI o point of interest) i contenuti sono attivati hands-free. Grazie al giroscopio, è sufficiente che l’utente focalizzi il proprio sguardo sul punto reale di cui vuole avere le informazioni, affinché i Glass “riconoscano” in automatico il POI e scatenino l’esperienza “aumentata”.

In ogni “tappa” si possono scoprire uno o più contenuti multimediali ed interattivi, in modalità slideshow o interrogabili secondo un approccio guidato di domande-risposte. Il tutorial iniziale guida l’utente nell’apprendimento dei pochi e basilari gesti necessari per utilizzare l’app e il resto viene in totale naturalezza, grazie all’interfaccia ottimizzata per una user experience amichevole e che ben si presta ai meccanismi di interazione tipici dei Google Glass. La possibilità di indossare il device, anziché tenerlo in mano, rende la visita più immediata e coinvolgente; non è necessario distogliere lo sguardo, ma il monumento può essere fruito nella sua bellezza e contemporaneamente arricchito da informazioni aggiuntive in sovrapposizione, che permettono la riscoperta del suo vero valore storico.

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