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Viro lo smartphone infinito: è solo un test universitario

La presunta startup che avrebbe dovuto commercializzare il primo smartphone al mondo che non necessita di ricarica, ovvero VIRO, chiude i battenti del suo sito ufficiale e di tutte le sue pagine social, lasciandoci dell’amaro in bocca e niente più. Anzi, una cosa ce la lascia, un’immagine, una sola immagine dallo sfondo grigio e dai caratteri ben contrastanti dal resto, di colore bianco. Vi è un messaggio molto freddo in questa immagine, un colpo al cuore per tutti coloro che avevano sperato in un prodotto del genere, non tanto per il prodotto in se, ma soprattutto per quello che avrebbe portato al nostro Bel Paese. Sicuramente avrebbe portato capitali, interesse delle maggiori aziende mondiali di tecnologia, e non solo di tecnologia, avrebbe ridato lustro all’Italia intera, a noi giovani italiani costretti ad emigrare per trovare fortuna, avrebbe riportato l’Italia in quell’elitè di nazioni che contano davvero.

Io per primo sento questo senso di tristezza, è come una sconfitta credere in un progetto tanto ambizioso e poi sentirsi dire “Viro è un test universitario, grazie per aver favorito la ricerca”, è come quando un bimbo realizza un castello di sabbia bellissimo, si sente al settimo cielo durante gli ultimi ritocchi, ma poi poco prima che lo potesse ultimare, arriva un’onda che lo distrugge, come pensiate si possa sentire questo piccolo bimbo? Io penso come ogni italiano che ha riposto tanta speranza in un progetto come questo, che poteva davvero far nascere un prodotto meraviglioso, invidiato da tutti. Ma purtoppo come dice l’immagine che impazza nei blog italiani, “è solo un test”.

Il momento per far vedere al mondo di cosa è capace l’italia non è ancora arrivato.

viro bufala

 

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