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Ucraina, FT: Londra guiderà 10000 uomini contro Mosca

Una forza internazionale di 10000 uomini, guidata dalla Gran Bretagna e supportata da unità navali verrà inviata in Ucraina per contrastare l’invasione russa. E’ il Financial Times a darne notizia. La testata anticipa che l’annuncio della missione verrà dato in occasione del vertice Nato, la prossima settimana, dal premier britannico Cameron. “Joint expeditionary force”, così viene definita l’operazione, comprenderà, oltre quelle inglesi, truppe di Danimarca, Lettonia, Estonia, Lituania, Norvegia e Olanda. Attesa la partecipazione del Canada, che avrebbe espresso interesse per l’opzione scelta dai sette paesi europei.

Ue e Russia sono, per ora, contrapposte in uno scontro dai toni accesi e duri, con la Nato a fare da cassa di risonanza per le accuse mosse in primo luogo dai paesi ex-sovietici a Mosca. “Dobbiamo dire chiaramente che se la Russia è in guerra con l’Ucraina, Paese che vuole entrare in Ue, è come se fosse in guerra con l’Europa e per questo dobbiamo aiutare l’Ucraina militarmente affinché si difenda”, così il presidente lituano Dalia Grybauskaite. Intanto, Cathrine Ashton, rappresentante per la sicurezza e gli esteri della Ue, a Milano per la riunione dei ministri degli Esteri dei 28, intima a Mosca diritirare le sue forze armate” dal territorio ucraino.

Petro Poroshenko, il premier ucraino, a Bruxelles per il vertice Ue, denuncia:  “Centinaia di carri armati in Ucraina”. Secondo fonti britanniche, citate dalla rete CNN, la presenza militare russa andrebbe ben oltre le stime diffuse finora; 4000-5000 unità di terra starebbero già invadendo l’ucraina e 20000 uomini sarebbero già schierati e pronti ad oltrepassare il confine. 

Dura risposta del Cremlino in vista di possibili azioni militari multilaterali. Putin fa la voce grossa e avverte l’Alleanza Atlantica di non “scherzare” con una “potenza nucleare”.  “Non si tratta di parole, ma della realtà”, così il leader, caustico, sull’arsenale atomico russo. Mosca annuncia una corsa agli armamenti: “non per minacciare qualcuno, ma per sentirsi sicura e avere la possibilità di attuare i piani di sviluppo economico e sociale”. 

Nuove ipotesi di ritorsione russa fanno quindi calare il gelo sulle speranze di pace in Ucraina. Troppo lenta la stretta di mano tra Putin e Poroshenko a Minsk. Gelo che potrebbe stringere in una morsa, stavolta serrata, la Ue il prossimo inverno. Il ministro dell’Energia russo, Aleksandr Novak  ribadisce infatti i“forti rischi” per le forniture di gas all’Europa.

 

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