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Google Glass e mal di testa: facciamo chiarezza

I Google Glass provocano mal di testa? Più o meno dalla loro comparsa gli smartglasses hanno alimentano il mercato di parole sulla possibilità che strumenti come i Glass possano avere effetti nocivi per l’uomo. In questi giorni l’argomento è tornato d’attualità negli Stati Uniti e anche in Italia, grazie a un articolo di Massimo Gaggi pubblicato dal Corriere della Sera.

La casistica di persone che in questi due anni di programma Explorer ha manifestato cefalee o dolori simili è piuttosto ampia, ma – come fa notare anche il Corriere – rientra più o meno nello stesso spettro dei mal di testa provocati dalle troppe ore passate davanti lo schermo acceso di un PC.

Dopo le ultime osservazioni dell’esperto di oculistica, già consulente di Google proprio per il progetto Glass, Eli Peli a BetaBeat, i siti USA sono tornati sulla questione. Peli ha dichiarato che i dolori denunciati da diversi utenti probabilmente dipendono dalla posizione dello schermo fuori dal campo visivo.

Google Glass

Questo leggero affaticamento del nervo ottico è secondo Peli un problema d’abitudine. L’occhio non è incline a concentrarsi sull’angolo in alto a destra e fa un po’ di fatica, ma poi si abitua a questa nuova posizione e il dolore scompare del tutto. Teoria sposata ovviamente anche da Google, che tiene a ribadire come i Google Glass siano concepiti come uno strumento di supporto. Impossibile pensare di guardare un film o leggere un libro nello schermo. Comodo, invece, ricevere notifiche, poter far foto o video semplicemente usando i comandi vocali e avendo le mani libere. 

Insomma piccole interazioni che possono sostituire uno smartphone, rendere più facili e immediate alcune funzioni e che non disturbano certamente il nostro campo visivo. Chi vi parla utilizza ormai i Google Glass da diverse settimane. A volte li ho indossati anche per sei ore durante l’arco di una giornata senza avere nessun tipo di problema o di fastidio. Ho sempre tenuto ben presente, però, che i Glass sono un device da “richiamare” quando necessario. Insomma, per capirci, lo schermo di norma deve essere spento. Si accende per pochi secondi soltanto quando serve e, almeno nel mio caso dopo qualche giorno di utilizzo, l’occhio si dimentica completamente di avere sempre di fronte un computer indossabile.

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