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Non c’è il due senza il tre – Parte I

Come già accennato nel precedente articolo il muscolo immagazzina scorte di ATP sufficienti per attività che durano dai 4 ai 6 secondi. Come si può quindi produrre ATP da utilizzare per sforzi più prolungati? Le vie metaboliche principalmente sfruttate dall’organismo sono tre.

Ecco la prima: Fosforilazione diretta dell’ADP dalla creatina fosfato. La creatina fosfato è una molecola ad alta energia che si trova esclusivamente nelle cellule muscolari. Quando l’ATP si esaurisce questa molecola interagisce con l’ADP. Così tramite il trasferimento di un gruppo fosfato ad alta energia dalla creatina fosfato all’ADP si rigenera ATP in poche frazioni di secondo. N.B: Sebbene il quantitativo di creatina fosfato immagazzinata nel muscolo sia superiore di circa 5 volte rispetto alle scorte di ATP la sua riserva si esaurisce in circa 20 secondi!

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Vi presento quindi la seconda via: Respirazione aerobica (Il nome è pomposo ma non spaventatevi verrà trattata in modo più approfondito in un altro articolo). Durante un esercizio muscolare lieve l’ATP viene rigenerato quasi completamente da questa via chiamata aerobica in quanto i processi che la compongono utilizzano ossigeno.

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In questo processo il glucosio viene scisso completamente in acqua e anidride carbonica. L’energia derivante dalla rottura dei legami tra le molecole di carbonio viene immagazzinata nell’ATP. Ma quanto ATP si ottiene? La scorta non è affatto indifferente: 36 ATP per una molecola di glucosio! Ovviamente non è tutto così facile. La velocita di produzione di ATP di questa via è troppo bassa e per procedere serve un continuo rifornimento di ossigeno e sostanze nutritive nel muscolo. Come si può ovviare a questo problema? Non volendo tediarvi troppo vi darò la “soluzione” nel prossimo articolo.

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