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Il lavoro sarà rivoluzionato dagli smarglasses? XOEye ci mostra come…

Nonostante Google continui a sostenere che i suoi Glass siano un prodotto per tutti, non particolarmente legato ad un ambito di lavoro o a una particolare categoria di persone, c’è chi negli Stati Uniti sostiene che il futuro degli smartglasses sia da cercare soprattutto in ambito lavorativo. La pensano più o meno così alla XOEye, azienda che si prepara a fornire nelle prossime settimane dei prototipi della propria visione di occhiali intelligenti a una trentina di aziende americane. Gli ambiti sono i più diversi: dagli impiegati ai fattorini, fino ad arrivare agli operai alle prese con petrolio e gas. Aaron SalowCEO di XOEye, crede molto nella diffusione delle tecnologie indossabili, e in particolar modo degli smartglass, in ambito lavorativo:

“Con oggetti tipo quello che proponiamo noi, i lavoratori potranno condividere flussi di informazioni più velocemente, diventando più produttivi. Il mondo del lavoro ciclicamente ogni vent’anni viene rivoluzionato dalla tecnologia. Fu così per l’introduzione del telefono, del fax, della email e sarà così anche con l’arrivo degli smartglass”. 

Attraverso i Glass di XOEye, ad esempio, un dipendente di un’azienda che sta lavorando sul campo potrà mostrare ai colleghi in ufficio in tempo reale ciò che sta vedendo e collaborare alla risoluzione di un problema, risparmiando costi di trasferta e interventi sul posto di più dipendenti. Un altro scenario di utilizzo sul quale XOEye sta lavorando è la presenza dei propri occhiali nei lavori che quotidianamente hanno a che fare con i codici a barre. La telecamera posta al centro dei Glass, infatti, può scannerizzare qualsiasi codice a barre, facendo risparmiare tempo e fatica al lavoratore che potrà avere le mani liberate dai classici lettori di codici che siamo stati abituati a vedere fino ad oggi. XOEye sta già testando questa funzione con successo con alcune compagnie aeree. Un ambito nel quale, sopratutto con i bagagli, vengono lavorati e registrati migliaia di codici a barre ogni giorno. Ovviamente siamo solo all’inizio di quella che l’azienda americana immagina come una vera e propria rivoluzione nel mondo del lavoro. XOEye, infatti, fornirà a tutti i propri clienti le API necessarie per costruire e implementare nuove applicazioni che si interfaccino con le singole esigenze di ogni azienda.

Da Aaron Salow arriva poi una netta bocciatura dei Google Glass e del programma “Glass at work” appena lanciato da Mountain View. Salow sostiene che i Google Glass siano poco adatti ai mercati ai quali si rivolgono i propri occhiali, soprattutto per il controllo vocale e il touch, strumenti poco adatti ad ambienti che possono essere molto rumorosi e nei quali gli addetti indossano dei guanti.

Gli occhiali della XOEye differiscono dai Google Glass anche nella costruzione e nella implementazione delle tecnologie di bordo. Niente schermo, pulsanti fisici da schiacciare e un led interno alle lenti per avere informazioni basilari sulle operazioni svolte.

In linea con lo standard aziendale cui è rivolto, è anche il prezzo. 500 dollari più un abbonamento mensile di 99 dollari a modello per essere sempre aggiornati ed avere la piattaforma di gestione degli occhiali.

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