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IL PUNTO – Ride lo Schalke e cadono tutti i tabù

Meglio non si poteva chiedere alla prima giornata del girone di ritorno in Bundesliga. E’ successo infatti tutto e il contrario di tutto, in nove partite che di fatto hanno riaperto qualsiasi discorso meno che quello per il titolo. Il Bayern ha dimostrato  infatti di essere inattaccabile anche nel 2014, andando a vincere con impressionante disinvoltura contro un Borussia M’gladbach che fino a venerdì non aveva mai perso in casa. Il successo dei bavaresi ha chiuso definitivamente il discorso Bundesliga ma ha riaperto quello per la Champions League.

Lo stop dei Fohlen di Favre, usciti comunque non ridimensionati dal confronto con i bavaresi avendo colpito anche due pali, ha spianato la strada alle inseguitrici che però non ne hanno approfittato. Il Dortmund è riuscita a guadagnare solo 1 punto, dopo il pari casalingo con l’Augsburg. I gialloneri stanno diventando un caso, perchè nonostante assenze e sfortuna, sembrano veramente aver perduto quella tranquillità e quella qualità di calcio che aveva scioccato Europa e Germania. Adesso arriveranno due acquisti per cercare di  rialzare l’autostima della Banda Klopp. Forse è solo un momento no, anche se l’involuzione di 2/3 giocatori, inizia a preoccupare.

Discorso identico per un Bayer Leverkusen irriconoscibile. Terza sconfitta consecutiva arrivata contro Francoforte, Werder e Friburgo, tutte e tre impegnate nella lotta per non retrocedere. La squadra di Hyypia sta mancando di personalità nei momenti difficili e contro squadre affamate di punti. Contro Werder e Friburgo le reti della sconfitta sono arrivare nel finale di partita, indice di scarsa concentrazione. Hyypia dovrà lavorare molto su questo aspetto, perchè le “Aspirine” restano al momento la seconda forza del campionato. Perde una ghiotta occasione anche il Wolfsburg, sconfitto nel derby 3-1 da un super Hannover. I sassoni con il cambio di allenatore hanno dimostrato di essere un gruppo valido e che merita l’Europa League. prima vittoria in traferta e tabù infranto. I Lupi invece, con De Bruyne subito in campo, sono ancora un cantiere aperto. Hecking dovrà essere molto bravo adesso ad assemblare con cura una macchina di grande qualità. Non è facile far coesistere Diego, De Bruyne e Arnold nella stessa squadra, per questo c’è bisogno di equilibrio. Nonostante questi piccoli disagi,  i bincoverdi restano i favoriti per il quarto posto.

Ride invece lo Schalke 04, strabiliante ad Amburgo. Lo avevamo detto e ci ripetiamo: con Huntelaar i Knappen sono un’altra squadra. L’attaccante olandese è infatti l’unico capace di capitalizzare al meglio il gioco di tutta la squadra. E’ il capitano e il leader di un gruppo di qualità ma che ha bisogno di una guida in mezzo al campo. Se l’ex Milan torna ai suoi livelli, i biancoblù possono dire la loro per la Champions.

Applausi, sinceri, a Mainz e Augsburg. ormai non parliamo più di sorprese ma di autentiche realtà. La consapevolezza (espressa anche in conferenza stampa) con cui i bavaresi di Weinzierl sono andati a prendersi il pareggio in casa del Dortmund, è la dimostrazione che ormai ci troviamo di fronte ad una squadra sicura dei proprio mezzi e della propria forza. Stesso dicasi per il Mainz di Tuchel, che in trasferta è forse la squadra più pericolosa di Bundesliga  insieme al Bayern Monaco. Ottimi gli esordi di Koo e Ji, due sud coreani che in provincia riescono a fare cose egregie. Chapeau.

Eccoci finalmente in coda, dove quasi tutte le squadre impegnate per non retrocedere hanno avuto un importante scatto di reni. Il Norimberga riesce finalmente a vincere 4-0 contro l’Hoffenheim, candidandosi di diritto alla salvezza. Non  è solo perchè ha infranto il tabù vittoria, la verità è che i Franchi da ben 3/4 partite avrebbero meritato di acciuffare i 3 punti. Verbeek sta facendo di necessità virtù, mantenendo sempre alta la qualità delle squadra. Vince anche il Francoforte (prima vittoria in casa e terzo tabù infranto) e fa lo stesso anche il Friburgo (prima vittoria in casa e quarto tabù infranto) che con il cuore piega in casa il Bayer. Senza Europa League, gli uomini di Streich sono un gruppo molto forte e dotato di tante individualità di spessore. I bianconeri posso tornare a sorprendere la Bundesliga.

Chiosa finale per l’Amburgo, tristemente al terzultimo posto e con il morale sotto i piedi. In questo momento non bisogna fare critiche ma aggrapparsi alla volontà e alla qualità dei tanti giocatori di classe dell’Amburgo. Non bisogna però buttarsi giù (come è accaduto in tante dichiarazioni) perchè si rischia di scrivere l’annata più brutta della storia dei Dinos. L’Amburgo è l’unica squadra di Bundesliga a non essere mai retrocessa fino ad oggi. Speriamo possa essere ancora così. Retrocedere però con gente come Lasogga, Besiter, Van De Vaart, Calhanoglu, Ola John, Ilicevic, Jansen e Djourou, sarebbe qualcosa di catastrofico e che dovrebbe far riflettere una dirigenza non all’altezza Ilicevic, di una grande squadra come l’Amburgo.

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