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Werner: “Sogno il Mondiale, Mario Gomez un esempio”

A soli 17 anni anni di età, Timo Werner sembra già un veterano. Non solo per il suo modo di stare in campo e per la facilità con cui mette a sedere i difensori avversari. Quello che colpisce è la sua maturità fuori dal campo, che gli permette di ragionare come se avesse dieci anni di più.

Dopo un girone d’andata strepitoso e al di sopra di qualsiasi aspettativa, l’attaccante dello Stoccarda si lancia a tutta velocità verso un girone di ritorno altrettanto sensazionale. Il suo obiettivo non è soltanto quello di aiutare lo Stoccarda ad acciuffare la zona Europa League ma soprattutto quello di andare al Mondiale in Brasile. Un obiettivo, che fino a 3 mesi fa sembrava davvero impensabile. Dopo i sui 4 gol e i suoi 4 assist in appena 14 partite di Bundesliga, tutta la Germania e non solo, si accorta della forza e della classe del giovane ragazzo di Stoccarda. Il talento biancorosso non ha neanche paura di sognare in grande e in un’intervista al sito ufficiale della Lega tedesca, sogna di andare persino al Mondiale brasiliano:

“Mi piacerebbe andare al mondiale. Sognare credo che sia permesso a tutti quanti. Sarebbe qualcosa di fantastico anche se non giocassi mai, l’importante sarebbe far parte di un gruppo meraviglioso come quello di Loew”. 

Per arrivare a sperare di giocare il mondiale, Werner dovrà disputare una seconda parte di stagione da fenomeno e magari segnando tanti gol. Lui, con la sua mobilità, è comunque il tipo di attaccante che piace al ct Loew. Il moderno attaccante di movimento, capace di aiutare la squadra anche nella manovra.

Werner ha però un mito che vuole seguire, quello del centravanti della Fiorentina e della nazionale tedesca, Mario Gomez.Werner sogna di ricalcare la carriera dell’ex attaccante di Stoccarda e Bayern Monaco:

“Mario Gomez è il mio mito. Lui è un esempio per i più giovani ed è un attaccante completo e con un istinto del gol pazzesco. Inoltre ha sempre avuto un comportamento corretto, è leale ed è riuscito a fare bene prima in Germania e poi in uno dei migliori club in europa. Come me poi, è cresciuto nelle giovanili dello Stoccarda e poi è diventato un professionista”.  

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