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Advertising: boom su smartphone e tablet, +130% in un anno

Aumentano i device, aumenta la possibilità di fare arrivare la propria pubblicità ai consumatori. È questa la filosofia che nel 2013 ha attratto le aziende di tutto il mondo, le quali sempre più spesso si appoggiano al sistema di advertising per promuovere i prodotti.

Questi sono i dati, solo alcuni, ricavati dalla ricerca effettuata dall’Osservatorio New Media & New Internet della School of Management del Politecnico di Milano, che ha analizzato con attenzione la crescita del mercato mobile nel 2013, traendo risultati che fanno segnare numeri record. Se è vero che gli italiani che accedono ad Internet mensilmente da smartphone, sono circa il 90% di quelli che navigano da PC, così come quasi il 90% degli utenti Internet visitano mensilmente i social network.

Osservatorio

Tra il 2012 e il 2013 infatti, il mobile advertising, cioè la pubblicità veicolata tramite i telefonini, ha registrato in Italia una crescita del 130% passando da 89 a circa 200 milioni di euro. Dati impressionanti che rendono l’idea dell’importanza che questo settore inizia ad avere e su cui sempre più aziende si affidano. Anche l’advertising sui social network nel corso del 2013 fa un bel salto in avanti: più 75%, arrivando a sfiorare i 100 milioni di euro, trascinata in particolare dalla crescita di Facebook che, proprio in merito a tale tema, ha ancora moltissimi progetti.

Queste le parole di Andrea Rangone, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio New Media & New Internet:

“È in corso un vero e proprio cambiamento paradigmatico nel mondo digitale: si sta affermando un nuovo Internet, incentrato sempre di più sui mobile device, sui social network e sulle app. Smartphone e tablet stanno soppiantando il vecchio PC; i social network, in qualche misura, stanno assumendo il ruolo di traino giocato dai motori di ricerca nella ‘vecchio’ Internet, sono una nuova ‘porta di ingresso’; l’accesso ai contenuti è mediato e semplificato dalle applicazioni. E l’advertising ha trovato così un nuovo canale di sbocco”.

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