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Bill Gates: “Internet non salverà il mondo, cure mediche e vaccini si”

E’ strano sentir pronunciare queste parole da colui che ha cambiato l’informatica con una delle aziende più potenti della storia, Microsoft, che è inoltre stato ‘uomo più ricco del mondo’ per quest’ultimo decennio. Il suo pensiero ora non è più all’informatica, bensì alla medicina. Dopo il lascito della carica da CEO di Microsoft, nel lontano 27 giugno 2008, Bill Gates ha deciso di dedicare la sua vita a “migliorare il mondo”, grazie sopratutto alle proprie ricchezze finanziarie, che gli hanno permesso di poter aprire varie fondazioni dedicate alla ricerca medica, in particolare quella contro la malaria, e allo sviluppo di software per migliorare gli strumenti medici, oltre a portare istruzione laddove non ce ne fosse.

Dopo anni di silenzio, aldilà di qualche commento, sul settore del web e dell’informatica, Gates torna a parlare, ma questa volta andando contro quegli che sono stati i suoi principi nella vita da imprenditore, attaccando duramente i big di Internet come Google e Facebook. In una lunga intervista al Financial Times, l’ex CEO di Microsoft, elenca le nuove sfide che intende affrontare e i successi ottenuti dalla fondazione ‘Bill e Melinda Gates‘. Quest’ultima fondata nel 1997 e che negli ultimi anni ha ‘investito’ quasi 4 miliardi di dollari in beneficenza, la metà di quanto ha speso nel 2012 il governo USA. Tra le grandi sfide lo sradicamento della poliomielite, endemica in molte aree del mondo, e le cui campagne di vaccinazione in paesi come il Pakistan o la Nigeria possono anche costare la vita ai volontari.

Facebook Zuckerberg

La frecciatina più pungente l’ha inviata a Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, il quale è molto interessato a progetti legati alla banda larga nel mondo:

“Cos’è più importante, la connettività mondiale o il vaccino per la malaria? Se qualcuno pensa che la connessione al web sia la chiave, ottimo, buon per lui. Io non condivido. Amo ancora le vicende IT, ma se vogliamo migliorare le nostre vite dobbiamo occuparci di questioni ben più elementari, come la sopravvivenza dei bambini e le risorse alimentari”.

Non è la prima volta che Gates si pone in questi termini, contrario all’importanza che il web sta assumendo per il mondo, molto superficiale e poco produttivo secondo lui, che serve solamente ad arricchire chi ha il coltello dalla parte del manico e lasciando in miseria chi non può. Fra gli altri, aveva per esempio polemizzato sull’avveniristico Project Loon di Google, palloni aerostatici come grandi snodi per la rete nei paesi in via di sviluppo:

“Quando starai morendo di malaria non credo che alzare lo sguardo per vedere un pallone in volo sulla tua testa ti sarà molto d’aiuto. Il web per tutti è una priorità maggiore rispetto alla cura della malaria? È uno scherzo!”.

Sono altre le idee, racconta al quotidiano, che dovrebbero semmai raccogliere l’attenzione dei grandi manager della generazione che è arrivata dopo di lui. Per esempio come conservare la catena del freddo nella consegna dei vaccini nelle aree più disagiate del mondo, per evitare che le dosi risultino inutilizzabili:

“Sfortunatamente è una cosa molto pratica, non molto sexy evidentemente dal punto di vista scientifico”.

E anche la convinzione, sostenuta da molti, che il mondo possa cambiare fondando e costruendo nuove imprese e nuovi settori d’investimento, non sembra convincerlo del tutto:

“Le industrie si valutano solo in base al livello in cui incrociano i bisogni umani non esiste in sé, almeno dal mio punto di vista, la nozione della necessità di nuove aziende. Abbiamo piuttosto bisogno che i bambini non muoiano e che la gente abbia l’opportunità di ricevere una buona educazione”.

Insomma, Bill Gates è cambiato, la sua idea di migliorare il mondo è cambiata, le sue credenziali sul web sono cambiate; ma qualcuno lo ascolterà cambiando il proprio punto di vista e facendo marcia indietro su progetti milionari e aziende superficiali?

Voi che ne pensate?

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