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Celiachia: il disordine alimentare più diffuso in Occidente

Stando agli ultimi dati forniti dal Ministero della Salute del 2011 i malati di celiachia sono più di 135.000. La celiachia è una condizione che si manifesta con un’intolleranza a tutti gli alimenti che contengono il glutine. Il glutine, è una sostanza lipoproteica costituita da due proteine, la gliadina e la gluteina. Essa è presente nei cereali come il frumento, il farro, la segale, il kamut e l’orzo. Le persone intolleranti al glutine, hanno una reazione alla gliadina che causa una reazione infiammatoria. La reazione infiammatoria comporta l’atrofia dei villi che rivestono l’intestino tenue provocando così diarrea, malessere generale, osteoporosi, anemia, ansia, irritabilità, aumento delle transaminasi.

È una malattia autoimmune che può verificarsi a tutte le età e se non diagnosticata in tempo può condurre a malattie più o meno gravi, come l’infertilità, l’ipotiroidismo, l’alopecia, il diabete, un ritardo nella crescita e tumori dell’intestino. Molte volte i sintomi tipici della celiachia possono essere confusi con quelli di altre malattie ed è per questo che spesso il problema viene sottovalutato. Il modo più semplice per diagnosticare la malattia è quello di evitare di assumere tutti gli alimenti contenenti glutine e vedere così se il problema regredisce. Un semplice esame del sangue però, può essere un valido aiuto per confermare la presenza della patologia. La dieta senza glutine dev’essere seguita per tutta la vita in quanto questa intolleranza non risulta attualmente guaribile.

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