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Razzismo negli stadi, i tifosi del Borussia si ribellano: “Noi un esempio”

E’ scoppiata anche in Germania la repressione contro ogni forma di razzismo all’interno degli stadi. Dopo il caso di Monaco, che ha visto protagonista in negativo il calciatore dell’Ingolstadt Da Costa, la polizia tedesca ha iniziato una serie di controlli e perquisizioni nei confronti di tutti i gruppi Ultras delle 18 squadre di Bundesliga. Il caso più eclatante è successo proprio domenica al Signal Iduna Park in occasione della partita tra Borussia Dortmund e Eintracht Braunschweig. Prima dell’inizio del match, i maggiori gruppi di tifosi organizzati del Borussia sono stati perquisiti con il fermo di 60 persone (poi liberati dopo gli accertamenti di rito). Per protestare contro l’iniziativa, nel corso di tutto il primo tempo della partita il tifosi del Borussia non hanno tifato come è solito fare, lasciando lo stadio ai quasi 8000 tifosi dell’Eintracht arrivati a Dortmund. Come se non bastasse, ad inizio partita il tecnico Klopp ha letto a tutto lo stadio un comunicato contro il razzismo spiegando i valori ai quali si ispira da sempre il Borussia Dortmund. A questo punto gli ultras dei vice campioni d’Europa si sono sentiti chiamati in causa ed hanno voluto rispondere a modo loro, scrivendo un comunicato stampa al quotidiano Derwesten, in cui si è specificata l’estraneità dei tifosi gialloneri da qualsiasi forma di razzismo, ricordando le numerose iniziative e i tanti messaggi contro tale piaga che la curva ha sempre voluto mandare a tutti quanti. Come se non bastasse, per il 31 agosto i tifosi hanno organizzato una marcia contro il razzismo, per rimarcare ancora una volta che quella del Borussia Dortmund, è una tifoseria splendida per colori e passione e che da sempre è contro ogni forma di razzismo.

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