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Eesha Khare e il caricabatterie istantaneo

Largo ai giovani anche nel campo delle tecnologie. La 18 enne Eesha Khare vince l’Intel International Science and Engineering Fair 2013 nella sezione “Young Scientist Award” e 50.000 dollari grazie all’invenzione di un supercondensatore, battezzato Instacharge per l’occasione, che potrebbe ricaricare la batteria del nostro cellulare in pochissimi secondi.

Con la rapida adozione di dispositivi elettronici portatili la studentessa di Saratoga in California, ha riconosciuto la necessità fondamentale per i dispositivi di archiviazione ad alta efficienza energetica di avere sempre piena autonomia. Così ha sviluppato un piccolo dispositivo che si inserisce all’interno delle batterie del telefono cellulare, permettendo di caricarlo completamente in 20-30 secondi. Finora il supercapacitor è stato testato solo per illuminare un comune led (e lo ha fatto magnificamente) ma ha anche un forte potenziale di applicazione nelle batterie per auto. E’ flessibile e molto piccolo, e dovrebbe essere in grado di gestire 10.000 cicli di ricarica in più rispetto alle normali batterie.

ISEF_young_winner
Ma le lodi non vanno solo a Eesha Khare (sinistra), che è solo una dei tre giovani vincitori della Intel International Science and Engineering Fier. Al seguito ci sono infatti il 17enne Henry Wanjune Lin –dalla Louisiana- (a destra) vincitore dell’Intel Foundation “Young Scientist Award” e 50.000 dollari, con il suo studio sulle migliaia di galassie che ha fornito agli scienziati  nuovi preziosi dati per comprendere meglio i misteri dell’astrofisica e infine Ionut Budisteanu, 19 anni – Romania, (al centro) che ha vinto il premio “Gordon E. Moore Award” e 75.000 dollari grazie all’impiego di un’intelligenza artificiale per creare un modello low-cost di automobile autoguidata da un radar 3D che ridurebbe di molto il rischio incidenti stradali.

Purtroppo -spiega il portavoce di Intel- le invenzioni di Eesha e compagni sono ancora lontane dalle caratteristiche per uno sviluppo commerciale. Certo é che se un semplice 18enne, pur super intelligente, é stato in grado di inventare cose simili allora le multinazionali, che hanno budget astronomici, dovrebbero essere proiettate ad investire di più per renderle realizzabili.

fonte | Gizmodo

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