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Huawei entra a far parte del Consorzio Europeo di Ricerca

Huawei si unisce ai partner accademici e del settore per lo sviluppo di soluzioni per le comunicazioni mobili e wireless di nuova generazione. Nell’ambito del consorzio, Huawei condurrà la ricerca sulla futura interfaccia di connessione tra stazioni mobili e fisse, componente tecnologica fondamentale per le comunicazioni mobili e wireless. Entro il 2020 si prevede un aumento del traffico dati mobile di 1000 volte e il numero di device mobili connessi supererà probabilmente i 50 miliardi. Per andare incontro alla domanda generata da questa straordinaria crescita, gli esperti del Centro Europeo di Ricerca Huawei (ERC Huawei) di Monaco di Baviera stanno lavorando allo sviluppo di un futuro sistema di comunicazioni mobili e wireless.

Dall’unione di oltre 28 partner, tra i quali produttori di apparecchiature per le telecomunicazioni, operatori, istituzioni accademiche e il settore dell’automotive, è nato il consorzio METIS per lo sviluppo di nuovi sistemi e di componenti tecnologiche che possano efficientemente gestire il rapido aumento del traffico dati wireless in termini di consumo di energia, di uso dello spettro e di costi.

Nell’ambito di METIS, l’ERC Huawei condurrà la ricerca sulla futura interfaccia di connessione tra stazioni mobili e fisse che verrà testata da METIS in laboratorio. Egon Schulz, Direttore del Centro di Innovazione Wireless dell’ERC Huawei, ha affermato:

Questa interfaccia dev’essere in grado di utilizzare lo spettro con molta flessibilità e consentire un ridotto consumo energetico per un’efficiente gestione del crescente numero di device mobili e del sostanziale aumento di traffico dati che ne deriva. Pertanto, la nuova interfaccia di connessione deve anche rendere possibile l’uso di frequenze più alte – finora inutilizzate per le comunicazioni mobili – per i futuri sistemi di comunicazione mobile e wireless.

I partner del consorzio investiranno un totale di 27 milioni di euro in questo progetto nel corso del triennio 2012-2015. L’Unione Europea contribuirà con un investimento di 16 milioni di euro.

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