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USA: l’antitrust vuole fermare i “patent trolls”

I soggetti non praticanti che acquistavano grandi quantità di brevetti per il solo scopo di citare altre società sono stati a lungo la rovina di molte aziende tecnologiche. Secondo quanto ci dice quest’oggi il Wall Street Journal però, il Dipartimento degli Stati Uniti legato all’antitrust è pronto a mettere in piedi azioni concrete per limitare questo fenomeno di “patent trolls“.

Il capo dell’antitrust, Joseph Wayland, ha detto che i funzionari dell’agenzia stanno analizzando le carte per capire se questi fenomeni di “patent trolls” minacciano la competitività dei mercati tecnologici. Fino ad ora si è scoperto che tali azioni legali portate avanti da soggetti che hanno acquisto brevetti solo per guadagnarci soldi grazie alle accuse mosse verso altre aziende tecnologiche, hanno fatto male a questo mercato.

Il consigliere generale di Google, Kent Walker, questa settimana ha scritto un articolo su Wired chiedendo al governo di agire con decisione contro i “patent trolls”, magari innalzando gli standard per i brevetti sul software per includere più specifiche sulle funzionalità, essere più aggressivi nella ricerca e non accettare brevetti mal scritti. In poche parole: sviluppare regole che siano più chiare.

fonte | BGR

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