Mentre l’uragano Sandy impazza sulla città di New York, noi andiamo alla scoperta di questi maestosi fenomeni naturali. Come si formano gli uragani? E perché?
Gli uragani hanno origine prevalentemente nelle parti orientali degli oceani in prossimità dell’Equatore. La loro genesi non è ancora del tutto chiara, ma si pensa che il tutto possa generarsi da due venti di provenienza opposta e dalla forte insolazione, che determina i moti ascendenti dell’aria, intensi e vorticosi.
Il vortice inizialmente ha un diametro di poche decine di chilometri, ma può allargarsi raggiungendo anche diverse diverse centinaia di chilometri. L’aria umida oceanica, sollevandosi e raffreddandosi, causa la condensazione del vapore acqueo. La condensazione libera enormi quantità di calore e una forte diminuzione di pressione che genera dei venti a velocità elevatissima anche di 350 km/h, che devastano tutto ciò che incontrano.
Queste sono le fasi della formazione descritte da Panorama:
- I venti caldi e umidi generati dal mare si scontrano con l’aria fredda e umida sovrastante. L’aria calda scende e crea la turbolenza;
- La spirale ascendente d’aria calda forma una parete cilindrica di nubi che gira attorno all’Occhio del Ciclone, una zona di bassa pressione di 15-20 km di diametro;
- A 15 km di altitudine la rarefazione dell’aria “blocca” l’ascesa delle nubi allargando il “cappello” dell’uragano fino a 500 km di diametro;
- Rotando sull’asse dell’Occhio del Ciclone l’uragano genera venti che possono superare i 250 km/h;
- Durante il suo percorso sulla terra l’uragano rilascia sotto forma di pioggia torrenziale il vapore acqueo accumulato sul mare.