L’aumento della comunicazione elettronica ha reso praticamente arcaica la scrittura, ma quale parte di noi stessi possiamo sacrificare nel passaggio dalla penna alla tastiera? Questa è la domanda Philip Hensher che affronta nel suo libro di prossima pubblicazione, L’inchiostro mancante: L’arte perduta della scrittura a mano, e perché è ancora importante. In un estratto pubblicato da The Guardian questa settimana, Hensher afferma che la comunicazione digitale non presenta vantaggi economici, ma lamenta la perdita di individualità intrinseca a ogni parola scritta a mano. “Abbiamo ceduto la nostra scrittura a mano per qualcosa di più meccanico, meno tipicamente umano, raccontiamo meno noi stessi e siamo meno presenti nei momenti della più alta felicità e della emozione più profonda”, scrive. “L’inchiostro scorre nelle nostre vene, e mostra al mondo ciò che siamo e come.”
fonte | TheVerge