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Arriva Airtime, una Chatroulette per Facebook

Videochat con gli amici di Facebook. Sostanzialmente la novità di Airtime, la startup presentata ieri a Manhattan da parte dei fondatori di Napster, Sean Parker e Shawn Fanning, è questa.

Ma con un particolare degno di nota: la possibilità di incontrare e videochattare con dei perfetti sconosciuti, con cui si condividano però interessi e attività. Un modo, a detta dei suoi creatori, per vivacizzare il web, per aggiungere il fattore serendipity all’esperienza in Rete, ormai perso. E che ricorda la vecchia Chatroulette, avvicinata in periodo di crisi, guarda caso, proprio da Fanning.

Parker così, dopo l’esperienza da presidente del social network, torna in affari con Menlo Park, visto che Airtime funziona tramite Facebook Connect. Anche se le intenzioni sono quanto di più lontane dalla logica del social network, che per la maggior parte dei casi tiene in contatto persone della stessa cerchia, amici o al limite conoscenti. Fattore che per Parker avrebbe ridotto l’esperienza sul Web a qualcosa di noioso, vecchio. Così come vecchia definisce la tecnologia di Skype, malgrado il servizio di videochat – già integrato a Facebook – sia cresciuto enormemente nell’ultimo anno, come riporta The New York Times.  Ecco allora che Airtime ha in primo luogo la funzione di rivitalizzare il web, riportando quell’effetto sorpresa che caratterizzava Internet agli esordi, ma che poi è scomparso, spiega Parker.

Un po’ come fatto a suo tempo da Chatroulette, la creazione di Andrey Ternovskiy che prima di entrare in crisi aveva raggiunto picchi di popolarità tanto da registrare 2 milioni di visitatori al mese. Ma Airtime ha una differenza importante rispetto al sito di Ternovskiy: l’integrazione di una serie di tecnologie per evitare che la nuova piattaforma subisca la stessa degenerazione – intesa soprattutto nella sua trasformazione in uno spazio popolato di contenuti espliciti e affollato di esibizionisti – toccata a Chatroulette.

Ecco allora che Airtime utilizza un sistema di riconoscimento visivo per segnalare quando nei video a essere mostrate non sono le facce, abbinato a campionamenti casuali delle immagini, in modo da evidenziare se ci sia scambio o meno di contenuti inappropriati. Ma Airtime non prevede un controllo solo visivo, e tra i metodi messi in campo per evitare una degenerazione in stile Chatroulette c’è anche un sistema di ranking, con cui misurare l’affidabilità di un utente. In pratica chi mantiene conversazioni più lunghe avrà un punteggio più alto, e sarà considerato più serio di chi cambia continuamente partner. Non solo: gli utenti con un alto ranking andranno a fare parte della stesa cerchia, messi in contatto tra loro.

Ma Facebook, come accennato, resta il punto di partenza di tutto. Perché è sulla base degli interessi palesati su Facebook, a partire dalla nostra lista di amici, che Airtime propone sconosciuti (selezionabili per luogo e solo come amici di amici) con cui videochattare, condividere contenuti testo (nella classica chat) e video (come quelli su YouTube). Non solo: in base ai Trending Interest (che scorrono in basso alla schermata) è possibile scegliere persone con cui discutere degli argomenti più cool del momento. Il tutto senza neanche dover scaricare applicazioni, tutto passa infatti tramite Facebook.

Per il momento Airtime prevede un servizio di chat a due ma non è escluso che la piattaforma di modifichi per ospitare più utenti, così come non è esclusa la comparsa di pubblicità. In Italia inoltre un cooming soon avverte che è possibile connettersi per ora solo con amici e non con nuove persone.

fonte | venturebeat

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