Il riconoscimento vocale di Apple, chiamato Siri, ha stupito tutto il mondo per le sue ampie capacità di risposta. Basta attivarlo e porgli una qualsiasi domanda per ricevere subito la risposta che cercavamo. Ma come fa Siri ha capire quello che noi gli stiamo chiedendo? Le richieste che vengono fatte a Siri vengono inviate istantaneamente ad un enorme server madre che le elabora e ne calcola la risposta.
Quindi tutto quello che noi chiediamo o scriviamo utilizzando il sistema di dettatura Siri viene immagazzinato all’interno di server Apple, e quindi può finire nelle mani sbagliate. E’ per questo che il CIO di IBM, Jeanette Horan, ha dichiarato a Technology Review che la sua azienda ha vietato l’accesso a Siri nella sua rete per la paura che potessero essere registrati dati sensibili.
Forse anche in questo Apple dovrebbe essere un po’ più chiara sulla destinazione di quanto detto a Siri, perché fa comodo ricevere risposte da un cervello digitale, ma non al costo di veder violata la nostra privacy.
fonte | TechnoBuffalo