Cerca
Close this search box.
Cerca

Greenpeace bacchetta Apple per iCloud

Per mettere in piedi il nuovo servizio iCloud, Apple ha costruito un immenso data center nel North Carolina. Quando Steve Jobs salì sul palco del WWDC 2011 e presentò questo enorme “archivio cloud”, mise in risalto l’attenzione che Apple aveva rivolto all’ambiente nel costruire tale struttura. Greenpeace ha recentemente visitato lo stabile Apple giudicandolo negativamente e bacchettando Apple per il modo in cui lo alimenta. Secondo Greenpeace, i pannelli ad energia solare generano solo il 10% dell’energia necessaria per mandare avanti nell’enorme database.

Il restante 90% viene ricavato dal consumo di energia elettrica, tra cui una grossa percentuale di carbone.

Per fornire servizi iCloud, Apple ha notevolmente ampliato il proprio data center. Ha investito almeno 1 miliardo di dollari in un “iDataCenter” nel North Carolina, uno dei più grandi centri dati al mondo, e ha appena annunciato un altro impianto da costruire in Prineville, Oregon. Purtroppo, entrambi questi investimenti sono alimentati principalmente da centrali a carbone. Data la mancanza di trasparenza e dell’impegno nel voler alimentare iCloud con energie rinnovabili, Apple si sta trovando dietro ad altre aziende come Facebook e Google, che stanno dandosi da fare per aiutare l’ambiente.

Il gruppo ambientalista non ha tirato le orecchie solo ad Apple, ma anche ad Amazon e Microsoft, mentre Facebook e Google si sono aggiudicate un punteggio più alto.

fonte | CultOfMac

Condividi

Altre news