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OS X Mountain Lion, un timido passo verso iOS X

La settimana scorsa anch’io ho installato OS X Mountain Lion. La beta 1 certo non brilla per prestazioni e non è esente da piccoli e grandi bug che verranno corretti nelle prossime release, ma risulta già essere molto stabile in quanto i crash delle app riscontrati in questo periodo di test si contano sulle dita di una mano. Ma non è di questo che voglio parlarvi. Voglio andarvi a riferire le impressione che ho avuto provando il nuovo OS.

C’è stato in rete chi ha affermato che OS X 10.8 più che una major release sembra un aggiornamento minore – una sorta di OS X 10.7.5 o 10.7.6 per intenderci – ma tale dichiarazione non mi vede totalmente d’accordo.

Bisogna ammetterlo: a prima vista sembra cambiato poco da OS X Lion. Sono state aggiunte le app Promemoria e Note, iCal e Rubrica Indirizzi sono state rinominate in Calendario e Contatti (come su iOS), è stata aggiunta una forte integrazione twitter e nuove opzioni di condivisione. Un po’ poco per giustificare il fatto che un nuovo felino sia stato chiamato in causa.

Ebbene, i punti di forza di OS X Lion secondo me saranno iCloud e Safari. iCloud vedrà una sempre maggior integrazione all’interno dei sistemi operativi desktop e mobile di Cupertino e la possibilità di sincronizzare tutto fra il proprio Mac e i propri iDevices giocherà la parte del leone – di montagna – ma pur sempre del leone. Quanto a Safari, vi basti pensare che ho immediatamente cestinato Chrome dopo aver provato la nuova versione del browser Apple.

Dopo questo primo livello di analisi andrei a quello che secondo me è il cuore di OS X 10.8 Mountain Lion. È evidente che si stia proseguendo nella direzione di avvicinamento progressivo tra iOS e OS X, ma ciò sembra proseguire a rilento anche se non mi è ancora chiaro il motivo. A livello software – secondo me – i due sistemi operativi sono già la stessa cosa da molto tempo e una dimenticanza di uno dei programmatori sembrerebbe confermare la mia teoria.

Provando infatti per la prima volta l’opzione di condivisione tramite twitter di una pagina web da Mac, mi accorsi che esso risultava inviato “da iOS”. Non ne parlai con nessuno – volendolo riservare come ciliegina sulla torta di questo articolo per voi lettori – ma il giorno dopo anche un altro blogger di TechGenius se n’è accorto. Come è possibile? O chi ha curato l’integrazione di twitter all’interno di OS X Mountain Lion ha scritto sbadatamente iOS al posto di OS X, oppure più verosimilmente il codice sorgente relativo all’integrazione di twitter su iOS è stato “copiaincollato” direttamente su OS X.

Si percepisce una grande insicurezza in questo sistema operativo ancor più che in Lion. Da un nuovo sistema operativo ci saremo aspettati un balzo più deciso verso iOS, ma questo non è ancora arrivato. L’impressione generale è che si voglia abbandonare l’interfaccia classica dei tradizionali computer per convergere con quella presente su iPad, ma forse non se ne ha ancora il coraggio.

Mi spiego meglio: Launchpad, Mission Control e le app a schermo intero hanno portato molte funzionalità tablettiane su Mac, ma la realtà è che su OS X sembrano castrate. E come potrebbe andare diversamente?  Come fa a convivere un’interfaccia evoluta quale quella di iPhone e iPad con un retaggio del passato completamente anacronistico quale l’interfaccia a files e cartelle presente sugli attuali Mac e PC? L’attuale UI è obsoleta e non convince, deve essere ripensata profondamente. Si deve riscrivere da capo. E forse qualcuno a Cupertino se n’è già accorto, preferendo “calare il tiro” in Mountain Lion per cambiare le carte in tavola col lancio di iOS X.

Già, l’ho chiamato iOS X anche nel titolo poiché mi piace pensare così ad OS XI. Ricordo ancora che l’idea cominciò a prendere forma in me in un commento che scrissi circa un anno fa su Saggiamente in un articolo che prendeva in esame la scomparsa della dicitura “Mac” da (Mac) OS X Lion. Quasi per gioco cominciai ad anagrammare OS XI (notai che esso era formato dalle lettere O-S-X-I) e provai ad accostarlo ad iOS. Pensai ai possibili scenari che si sarebbero potuti verificare relativamente alla nomenclatura degli OS di Apple. iOS sarebbe cresciuto e, visto che viene aggiornato con cadenza annuale, immaginai che fra 5 anni esso sarebbe arrivato alla versione 10 (o “X” se lo volete esprimere in cifre romane). iOS X e OS XI: notate niente di strano? Sono anagrammi.

Ma lasciando un attimo da parte le speculazioni, qualunque sarà il nome del successore di OS X esso sarà destinato a essere capostipite di una nuova generazione di sistemi operativi. Solo allora l’esperienza utente sui computer dell’era Post-PC raggiungerà la sua piena maturità. E anche la user interface ne risentirà. Sarà totalmente diversa: a mio avviso la Scrivania come la intendiamo oggi potrebbe sparire. Saranno le app a contenere i files di cui abbiamo bisogno e che esse creeranno. Un po’ come avviene su Pages, Keynote e Numbers per iPhone e iPad e verranno archiviati su iCloud. Nel caso in cui la Scrivania dovesse rimanere perderebbe la possibilità di accogliere collegamenti ad app, pertinenza esclusiva di Launchpad, e assumerebbe piuttosto i connotati di un “sandbox” dove verrebbero esclusivamente conservati files in maniera provvisoria (divenendo in un certo senso anch’essa un’app).

Queste sono le mie riflessioni su OS X Mountain Lion e su quello che probabilmente sarà il futuro di OS X. Se avete avuto la pazienza di seguire il mio ragionamento fino a questo punto, a voi va un meritato grazie. Alcuni punti possono non essere condivisibili, anche se la visione d’insieme sembra essere piuttosto plausibile. Nel caso in cui non siate d’accordo, o non abbiate compreso qualche punto sono disponibile a discuterne con voi tramite i commenti.


P.s. Sembra che anche Microsoft si sia accorta della necessità di rompere col passato e abbandonare le UI tradizionali, introducendo la nuova interfaccia Metro su Windows 8 (molto quella simile ai tablet Windows).

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