Il catarro è il prodotto di secrezione di una mucosa infiammata che di norma viene emesso dal naso o dalla faringe con o senza tosse. L’espettorato può assumere diverse caratteristiche a seconda della patologia che è in corso e può essere liquido se è dovuto a raffreddore, influenza e allergia o denso se è dovuto a infezioni del naso e delle vie respiratore e allergie alimentari.
Oltre alla terapia farmacologica come la somministrazione di mucolitici e principi attivi espettoranti, il catarro può essere eliminato attraverso i cosiddetti “rimedi della nonna“. Vediamone insieme qualcuno. Si possono fare dei suffumigi con erbe balsamiche, emolienti e decongestionanti. Come si preparano? Si aggiungono all’acqua bollente, ad esempio il timo, il pino mugo o l’eucalipto sotto forma di oli essenziali con un cucchiaio di bicarbonato che ottimizza l’inalazione.
Si possono pregare dei decotti a base di carote bollite, limone o miele e bevande calde come il tè, il latte con qualche cucchiaio di miele o la camomilla. Per sciogliere il catarro può essere utile spalmare su un panno il composto di alcuni semi di lino precedentemente schiacciati in un mortaio e cotti nell’acqua e adagiarlo sul petto lasciandolo fino a quando non si sarà raffreddato.
Si possono spalmare direttamente sul petto delle creme a base di timo, utili ad evitare la ricomparsa del catarro. Meglio non inalare il fumo di sigaretta ed evitare i luoghi con temperature troppo rigide.