Le prime radio funzionavano a valvole ed erano piuttosto ingombranti. A partire dalla fine della seconda guerra mondiale le valvole (prima nelle radio, poi in tutti gli apparecchi realizzati grazie all’ingegneria elettronica) furono sostituite da transistor, assai più piccoli ma con la stessa capacità di regolare il flusso degli elettroni.
L’introduzione dei transistor rese possibile la realizzazione delle radioline tascabili, in cui i suoni vengono amplificati per mezzo di una pila, e l’ulteriore diffusione della radio.