La sclerosi multipla è la malattia infiammatoria del Sistema Nervoso Centrale più diffusa al mondo. Essa si manifesta, generalmente tra i 15 e i 55 anni con una massima incidenza tra le donne. Tra i tanti studi effettuati, uno molto recente riguarda l’impiego delle cellule mesenchimali. Le cellule mesenchimali sono un tipo di cellule staminali adulte multipotenti (originano cellule mature di uno specifico tessuto come quelle emopoietiche, o di diversi tessuti come le cellule cartilaginee). La terapia a base di queste cellule, è in grado di spegnere l’infiammazione causata dalla Sclerosi multipla, nei casi in cui non si sono verificati danni ai tessuti.
La sperimentazione con le cellule mesenchimali è stata condotta, per la prima volta, su una donna italiana di 32 anni affetta da SLA che sembra non aver avuto effetti collaterali. Lo studio condotto da un un team di specialisti dell’Università di Genova, ha coinvolto 36 pazienti, 21 dei quali già trattati e con l’obbiettivo di terminare la fase II entro il 2015. Grazie ad una collaborazione con David Miller del National Hospital For Neurology and Neurosurgery Queen Square di Londra, si cercherà anche di riparare i tessuti o facilitare la rimielimizzazione, oltre che fermare l’infiammazione.