Tra le patologe più pericolose che possono colpire le donne dopo il tumore al seno, il rischio maggiore sembra oggi essere rappresentato dal tumore ai polmoni. La grande crescita di questa nuova patologia tra la popolazione femminile è dovuta al fatto che anche le donne hanno iniziato a fumare in modo simile agli uomini, seppure in ritardo. In base alle previsioni di una rierca dellUniversità di Milano, sembra che il tasso di mortalità per cancro al polmone tra le donne è destinato a salire, così come rilevato anche negli Stati Uniti dove si prevede un tasso di mortalità di circa l’8% dovuto a questa malattia per l’anno in corso.
Purtoppo, le donne che hanno cominciato a fumare negli anni ’60 e negli ani ’70, spesso sulla scia di un sentimento di rivalsa ed apparente liberazione sia di status che spesso dall’ansia, probabilmente non si sono rese conto del grave rischio che avrebbero corso – oppure lo hanno trascurato come effettivo dato di reltà – cui sarebbero andate effettivamente incontro negli anni successivi con lo stabilirsi della dipendenza da sigarette e nicotina, con tutti i prodotti nocivi in essa contenuti. Infatti secondo i medici, mentre i casi di tumore al seno sono in diminuizione, quelli ai polmoni tra le donne, aumentano costantemente. Altrettanto in aumento, sia tra le donne che tra gli uomini i casi di tumori al pancreas, rispetto ai quali i ricercatori medici prevedono per l’anno 2014 circa 43.000 morti tra gli uomini e 41.000 ta le donne, in una crescita quindi che sembra purtroppo essere costante. Il tumore al seno, secondo l’Univeirstà di Milano, è invece in diminuizione dal 9% al 7%.