Telegram ha annunciato di aver bloccato l’accesso a 78 canali pubblici strettamente legati all’ISIS. I canali venivano utilizzati in 12 lingue per diffondere contenuti e messaggi di propaganda legati allo Stato Islamico.
Telegram ha sottolineato di aver agito grazie alle segnalazioni degli utenti. «Siamo rimasti scioccati dall’apprendere che i canali pubblici di Telegram sono stati utilizzati dall’ISIS per diffondere la loro propaganda», ha dichiarato un portavoce della società.
Stiamo rivedendo accuratamente tutte le segnalazioni inviate alla nostra email [email protected] e stiamo prendendo le giuste misure per bloccare questi canali. Di conseguenza, solo questa settimana abbiamo bloccato 78 canali correlati all’ISIS in 12 lingue. Stiamo introducendo anche un nuovo strumento che renderà più semplice per gli utenti segnalare contenuti discutibili.
Reuters riporta che Rita Katz, direttore del servizio di monitoraggio SITE Intelligence, ha detto che alcuni di questi canali erano arrivati a raggiungere anche i 10.000 seguaci. Il Middle East Media Research Institute, nel mese di dicembre, ha riportato che l’ISIS ha utilizzato i canali di Telegram per condividere in modo sicuro tutorial sulla produzione di armi e su come mettere a segno attacchi cibernetici.
Anche se il blocco dei canali Telegram renderà difficili le comunicazioni, i miliziani dell’ISIS potranno continuare a scambiarsi messaggi utilizzando le chat crtittografate, a cui la società non può avere accesso. Dopo l’azione di Anonymous, che ha messo fuori uso circa 6.000 account Twitter vicini allo Stato Islamico, Telegram ha inflitto un altro duro colpo alla campagna di propaganda dell’ISIS.