L’occhio pigro si può curare anche attraverso occhiali elettronici a cristalli liquidi programmabili, il cui uso per l’ambliopia nei bambini è stato promosso in una sperimentazione clinica e approvato dall’organo regolatorio sui farmaci statunitense, l’FDA. Quindi, niente più fastidiosi cerotti per coprire l’occhio o dolorosi colliri che fanno impazzire tanti bambini e genitori.
I nuovi occhiali sono stati testati presso l’Indiana University e sono stati presentati in occasione di “AAO 2015“, il 119/imo Meeting Annuale della American Academy of Ophthalmology che si chiude martedì a Las Vegas.
L’ambliopia, più conosciuta come “occhio pigro”, è molto diffusa nei bambini. Si verifica quando un occhio è molto più miope dell’altro o ha problemi di strabismo, così si impigrisce lasciando fare tutto il lavoro all’altro occhio. Poichè questo avviene in età pediatrica in un periodo critico per lo sviluppo, se l’occhio pigro non viene corretto i danni alla visione diventano irreversibili.
Gli occhiali elettronici, denominati Amblyz, sono stati sviluppati per sostituire il cerotto, che una volta applicato costringe l’occhio a lavorare e a riprendersi. La tecnologia a cristalli liquidi è in grado di occludere la visione da un occhio (quello sano) a intervalli di mezzo minuto. Il paziente li indossa e l’occhiale fa il lavoro al posto del cerotto, impedendo a intervalli regolari la visione dell’occhio sano facendo lavorare così quello pigro, e contemporaneamente correggendo anche la miopia del bambino.