In appena 20 anni la Champions League è riuscita ad accaparrarsi le attenzioni e le ricchezze del mondo del calcio. Ormai non c’è campionato che riesca a tenere il confronto con la “coppa dalle grandi orecchie”, l’obiettivo più affascinante e ricercato da tutti top club europei. Oltre al prestigio però, una parte fondamentale la gioca l’enorme quantità di soldi che la competizione riversa nella casse delle quadre partecipanti. Sarà per questo che una qualificazione alla Champions vale quasi di più una vittoria del campionato. Stasera riparte l’edizione 2015/2016 con tanta voglia si spettacolo e di emozioni.
Pioggia di soldi – Solo entrando nella fase finale della manifestazione, ogni club intasca 12 milioni di euro, ai quali si aggiungono 5,5 milioni al raggiungimento degli ottavi di finale. Se la corsa prosegue fino ai quarti se ne aggiungo altri 6 milioni più altri 7 in caso di raggiungimento della semifinale. In finale invece i bonus arrivano a 15 milioni di euro. Una vera e propria pioggia di oro quindi, ai quali vanno aggiunti quelli del market pool, cioè i soldi dai diritti tv.
La Juventus per dire, si è messa in tasca circa 100 milioni di euro dalla partecipazione alla Champions League 2014/15, considerando il market pool (ormai definitivo) pari a 49,99 milioni, i bonus di partecipazione e performance, oltre 30,9 milioni (considerando solo la partecipazione alla finale di Berlino), gli incassi al botteghino (14,62 milioni per le 6 partite disputate allo Juventus Stadium) e per l’incasso che la Uefa riserva alle finaliste.
Infografica curata da www.stampaprint.net
In Italia per dire, andranno divisi 110 milioni di euro, frutto dell’accordo sulla cessione di diritti a Mediaset Premium. La prima metà (55 milioni) verrà divisa tra le squadre che si sono qualificate direttamente alla fase finale, in base al piazzamento nell’ultima stagione in campionato: alla Juventus sono andati 27,5 milioni (50%) e alla Roma 19,25 millón (35%), mentre alla Lazio sarebbero andati 8,25 milioni (15%) se avesse superato il turno preliminare. Essendo uscita al preliminare, la Lazio si prenderà solo un 10% de “paracadute” aggiuntivo, mentre la Roma si prenderà il 5% residuo. La seconda metà verrà suddivisa tra i club in base ai risultati durante questa stagione di Champions.
Italia a due velocità – Ad aprire le danze per l’Italia sarà proprio la Juventus, finalista nella scorsa edizione e accreditata da tutti come outsider di lusso anche per quella attuale. Il primo match sarà contro il Manchester City di Manuel Pellegrini, autore di un calciomercato da sogno (con oltre 200 milioni spesi) e che parte subito dopo le tre “regine” Barcellona, Real Madrid e Bayern Monaco. Per i bianconeri sarà difficilissimo ripetere lo straordinario percorso dello scorso anno ma la squadra di Allegri ha dimostrato come a fare spenti di possano fare miracoli contro squadre ben più attrezzate. La Roma iniziarà invece domani proprio contro il Barcellona Campione in carica, cercando di disputare una Champions di livello in un girone non proibitivo. Insieme alla squadra giallorossa partono come outsider anche PSG, Manchester United, Atletico Madrid e Chelsea, squadre piene di campioni ma ancora non rodate al punto giusto per primeggiare in una competizione difficile di altissimo livello. Lo sanno bene anche le tre esordienti M’gladbach, Astana e Gent, che vorranno limitare i danni e cercare di togliersi anche qualche soddisfazione. La Spagna ha stabilito invece un altro record portando ben 5 squadre nella fase finale della manifestazione mentre la Germania e Inghilterra ne hanno portate 4.