S’infiamma la battaglia per l’elezione del nuovo presidente della FIFA. Oggi è il turno di Chung Mong-joon, multimilionario sudcoreano, che si è ufficialmente candidato alla guida del governo del calcio mondiale.
Non proprio un volto nuovo in realtà: Chung Mong-joon è stato, infatti, vicepresidente FIFA per 17 anni prima di essere defenestrato nel 2011. Sessantatré anni, Chung è famoso anche per essere il maggior azionista della Hyundaì (da qui il soprannome “signor Hyundaì”) e per essersi candidato alla guida della Corea nelle elezioni presidenziali.
Chung è stato l’artefice dei mondiali 2002 in giappone e corea
Chung ha fatto sapere di essere convinto che «alla Fifa dovrebbe essere eletto al posto di Blatter un non europeo: questo porterebbe aria nuova». Molto critico anche sulla decisione di lasciare il dimissionario Blatter al vertice fino alle elezioni del prossimo febbraio. «Lasciare che sia ancora Blatter a manovrare la Fifa – spiega Chung – e a decidere quali siano le riforme da fare prima delle votazioni di febbraio mi sembra una commedia».
Dichiarazioni che indirizzano la campagna elettorale del sudcoreano, che ora avrà bisogno dell’appoggio di almeno cinque federazioni nazionali per presentare la propria candidatura alla poltrona più alta della FIFA. Appoggio che non dovrebbe tardare ad arrivare, anche in relazione al lavoro svolto da Chung nel 2002 per portare in Oriente i Mondiali, assegnati poi proprio a Corea e Giappone.