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La muscolatura al miscroscopio

Nel precedente articolo abbiamo introdotto il muscolo scheletrico e la sua anatomia “macroscopica“, ma se potessimo entrare nel muscolo, per vederlo più da vicino, a cosa ci troveremmo davanti? Sicuramente ad una struttura complessa che dobbiamo iniziare a conoscere se vogliamo ottimizzare i risultati delle nostre fatiche in palestra.

Addentrandoci all’interno della cellula muscolare e più precisamente nelle miofibrille troviamo i sarcomeri: queste unità contrattili sono a loro volta composte da due tipi di proteine filamentose, i miofilamenti.

La struttura dei miofilamenti

I miofilamenti si possono dividere in spessi e sottili. Quelli spessi sono costituiti prevalentemente da molecole di miosina (riunite in fasci) e da ATPasi, enzimi in grado di scindere l’ATP fornendo l’energia necessaria per la contrazione muscolare (ma questa è un’altra storia che approfondiremo in seguito). I filamenti sottili  sono invece composti da una proteina contrattile chiamata actina e da proteine che regolano il legame tra actina e miosina. Mentre la parte centrale dei filamenti spessi è liscia le loro estremità sono formate da piccole protrusioni chiamate teste della miosina o ponti trasversali. I ponti trasversali collegano i filamenti spessi a quelli sottili durante la contrazione muscolare.

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La contrazione muscolare

Quando le fibre muscolari vengono attivate dal sistema nervoso, i ponti trasversali si attaccano ai filamenti di actina ed è così che inizia lo scorrimento. I ponti trasversali, utilizzando l’energia fornita dall’ATP,  si attaccano e si staccano ripetutamente durante la contrazione tirando i filamenti sottili verso il centro del sarcomero. Quando questi eventi si attuano contemporaneamente in tutti i sarcomeri di una fibra muscolare questa si accorcia e abbiamo la contrazione muscolare che tutti conosciamo.

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La conoscenza e comprensione di questi complessi meccanismi è fondamentale se vogliamo veramente comprendere il concetto stesso di allenamento e conseguentemente migliorare le nostre capacità. Speriamo di essere riusciti a darvi quella visione di insieme che volevamo, nel prossimo articolo parleremo di movimento muscolare in maniera ancor più micro, micro, microscopica.

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