Anche in Europa il Bayern è tornato a ruggire come solo le grandi squadre sanno fare. Al cospetto di una Roma impaurita e frastornata, i Campioni di Germania hanno disputato la più bella partita della stagione dimostrando al mondo intero la forza e la completezza tecnica di una squadra straordinaria. Pep Guardiola ha ritrovato sul prato dell’Olimpico la sua Macchina Perfetta, quel mix di indottrinata fantasia, estro e disciplina teutonica che sembrava perduta durante la nefasta serata di Champions contro il Real Madrid. La forza e la rabbia agnostica con cui i bavaresi hanno spazzato via le velleità della Roma sono state disarmanti anche per gli stessi tifosi tedeschi, scesi in più di seimila in Italia per seguire una squadra destinata a lasciare il segno in Europa e nel mondo. Guardiola in conferenza stampa aveva dichiarato di voler sciprire a che punto fosse la crescita del Bayern.
Dopo i sette gol di una notte da record, i bavaresi non si pongono più limiti, consapevoli di aver trovato gli automatismi della passata stagione dopo un inizio difficile a causa di infortuni e ritardi di condizione. La vittoria di Roma rivaluta maggiormente anche il 6-0 rifilato al Werder sabato scorso, in cui Lahm era tornato sui livelli stratosferici degni del suo nome e Mario Goetze ha preso finalmente il cuore e le redini del Bayern. Forse è lui il vero acquisto top player della stagione. Aveva ragione Guardiola nel dire che la qualità del calcio tedesco non era da sottovalutare. Stasera nelabbiano avuta l’ennesima dimostrazione, di quanto sia enorme il divario tra Bundesliga e Serie A. Con il pragmatismo che contraddistingue il Bayern, l’obiettivo europeo si sposta già alla gara di ritorno che potrebeb consegnare a Guardiola il primo pass europeo.
La chiave – L’intelligenza e la minuzia di Guardiola hanno annientato la saccenza di Garcia, che non è riuscito a trovare le giuste distanze tra i reparti permettendo al Bayern di giocare tra le linee con i continui tagli di Robben e le incursioni di Goetze. Sontuosa è stata la priva di Xabi Alonso, che per tutta la gara ha spadroneggiato a centrocampo spazzando via a turno i vari De Rossi, Nainggolan e il fantasma Pjanic. In difesa la mossa a sorpresa di Guardiola si chiama David Alaba, lasciato più indietro sulla linea dei difensori per limitare le incursioni del velocissimo Gervinho.
ROMA-BAYERN MONACO 1-7
Roma (4-3-3): De Sanctis; Torosidis, Manolas, Yanga-Mbiwa, Cole (1′ st Holebas); Nainggolan, De Rossi, Pjanic (34′ st Ljajic); Gervinho, Totti (1′ st Florenzi), Iturbe. A disp.: Skorupski, Astori, Destro. All. Garcia.
Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Bernat, Boateng, Benatia, Alaba; Lahm, Xabi Alonso; Robben, Muller (15′ st Rafinha), Goetze (34′ st Shaqiri); Lewandowski (23′ st Ribery). A disp: Starke, Dante, Hojbjerg, Rode, Pizarro. All. Guardiola.
Arbitro: Eriksson (Sve)
Marcatori: 9′ Robben (B), 23′ Goetze (B), 25′ Lewandowski (B), 30′ Robben (B), 35′ rig. Mueller (B), 20′ st Gervinho (R), 34′ st Ribery (B), 35′ st Shaqiri (B)
Ammoniti: Iturbe, Torosidis, Nainggolan (R)