La varicella è una delle principali malattie esantematiche dei bambini. È una malattia infettiva particolarmente contagiosa che può trasmettersi soltanto da uomo a uomo in quanto causata dal virus varicella-zoster, un herpesvirus umano.
La varicella si manifesta attraverso la comparsa della febbre, generalmente lieve ma che può arrivare anche ai 39°C e con una successiva eruzione cutanea o meglio un esantema, caratterizzata da bolle rosse che si evolvono in vescicole gonfie di un liquido particolarmente contagioso.
Queste vescicole iniziano a formarsi sul cuoio capelluto, il viso e il tronco per poi diffondersi sull’addome, sulle braccia e sulle gambe. Generalmente, la varicella si risolve in circa 10-14 giorni, salvo complicazioni quali, sovrainfezione batterica, encefalite, polmonite, artrite, glomerulonefrite.
Essa colpisce prevalentemente i bambini in età scolare, una sola volta nella vita, anche se il virus può rimanere latente per molto tempo e provocare il cosiddetto fuoco di Sant’Antonio. La sua contagiosità avviene attraverso starnuti e colpi di tosse ma anche attraverso il contatto con le bolle formatesi.
La cura consiste nella somministrazione di farmaci antifebbrili e antistaminici per il prurito. Si consiglia di lavare spesso le mani e tenere le unghie pulite e corte per evitare di grattarsi ed infettare così l’eruzione cutanea. La vaccinazione risulta una validissima misura di prevenzione.
I bambini andrebbero sottoposti al primo vaccino durante il secondo anno di età e al secondo (quello di richiamo) tra i 4 e i 6 anni. Non soli i bambini andrebbero vaccinati ma anche il personale scolastico e le donne in età fertile.