Il dittatore nordcoreano Kim Jong-un, già noto ai cronisti per eventi più o meno spiacevoli, ne ha combinata un’altra delle sue. In questi giorni sta promuovendo una nuove legge che vieta l’utilizzo del suo nome, ovvero Kim.
Il dittatore vuole avere l’esclusività del nome, perché nessuno deve poter chiamare il proprio figlio come il leader. Il decreto in questione, emanato nel gennaio del 2011, diventa esecutivo. Tutti i cittadini di Pyongyang non potranno chiamare il proprio figlio con il nome Kim. Per chi avesse già osato tanto sarà obbligatorio il cambio di nome.