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Stasera si fa la storia, Loew gioca all’attacco

 

E’ il giorno di Brasile – Germania, semifinale della Coppa del Mondo 2014. Solamente questo basta a rendere speciale una partita che è molto di più di una semplice gara di calcio, perchè la posta in palio è altissima sia per il presente che per il futuro calcistico di due intere nazioni.

Il Brasile si gioca praticamente tutto quanto. Non solo il prestigio della nazionale più vincente della storia dei Mondiali ma anche l’orgoglio di una nazione che in questa Coppa ha investito soldi, speranze e sogni. Mancherà il genio Neymar, l’uomo simbolo della selezione del CT Scolari, e per questo l’intera nazione si è stretta attorno alla Seleçao spronando i suoi alla gara della vita.

Dall’altro lato però c’è la Germania, forse la migliore Germania della storia per consapevolezza, tecnica ed esperienza. Loew e suoi ragazzi sanno bene che questa nazionale può vincere il quarto titolo. Lo chiedono oltre 80 milioni di tedeschi che sono stufi di giocare per il terzo posto riguardando le onnipresenti immagini del 1990, ormai lontano 24 anni. Loew è arrivato in Brasile consapevole delle grandi possibilità tecniche della sua nazionale ma ha voluto lavorare molto sulla testa dei suoi calciatori, facendogli capire che il Mondiale è una maratona e non uno sprint di 100 metri. La Germania forse non esalta ma non da mai cenni di cedimento. E’ sempre pronta a far male e soprattutto non perde mai la bussola in ogni frangete della partita. Loew si è ispirato molto all’Italia, ripetendolo spesso anche in conferenza stampa e sperando che i suoi calciatori possano reagire alle difficoltà con la stessa veemenza dimostrata dagli Azzurri, soprattutto nel 2006. Ha voluto una nazionale tosta ed è riuscito nel suo intento. Contro il Brasile non vuole lasciare nulla al caso ed è probabile che si vedrà la stessa Germania vista in campo contro la Francia.

Klose dall’inizio? – Il CT è orientato a giocarsela all’attacco ed è moto probabile rivedere Miroslav Klose in attacco dal primo minuto, con Mueller dirottato a destra e Oezil ad inventare sulla sinistra. A centrocampo quasi sicuramente si rivedrà il “triangolo” Schweinsteiger-Khedira-Kroos, con il futuro madridista che agirà da vertice alto alle spalle della punta. Più difficile vedere in campo Lukas Podolski, richiesto da gran parte dell’opinione pubblica tedesca ma in secondo piano nelle sue personali gerarchie. In difesa è probabile che Boateng affianchi Hummels nel ruolo di centrale con la certezza di vedere Philippe Lahm nuovamente terzino destro. Sarà una nazionale votata all’attacco, cercando di sfruttare le lacune difensive dei padroni di casa orfani di Thiago Silva e apparsi non molto sicuri nelle precedenti apparizioni contro Cile e Colombia. La Germania è fatta, ora c’è da superare l’ostacolo Brasile per tornare a giocarsi una finale. Si gioca l’8 luglio, stesso giorno della finalissima di Italia ’90. Ora, come allora, la nazionale tedesca sogna un’altra notte magica.

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