Nel weekend di Serie A ha impressionato la Lazio di Inzaghi, che ha vinto e convinto contro il Sassuolo. Ma a convincere è stata soprattutto la prestazione di Adam Marusic, esterno destro acquistato dai biancocelesti in estate per 6 milioni di euro dall’Oostende. Dopo l’infortunio di Basta contro il Napoli, infatti, il montenegrino ha trovato continuità, giocando da titolare contro Verona, Zulte e Sassuolo, andando anche in gol contro gli scaligeri.
Dopo un buon precampionato, condito da una grande partita contro il Bayer Leverkusen, Marusic ha esordito con la maglia della Lazio nella vittoria in Supercoppa con la Juve, per poi disputare le prime giornate di campionato come vice Basta. Inzaghi ha deciso di aumentare progressivamente il suo minutaggio, impiegandolo da titolare nella prima di Europa League contro il Vitesse. Nelle prime uscite il classe 1992 ha palesato parecchi limiti difensivi, ma si sono intraviste buone doti di corsa e fisico, nonostante un atteggiamento un po’ timido. Deve aver lavorato proprio sul fattore dell’atteggiamento Inzaghi, che nonostante gli errori in marcatura contro Vitesse e Napoli, ha deciso di farlo giocare con più continuità nei match successivi e di dargli fiducia. Fiducia che il montenegrino ha ripagato nei 270′ da titolare nelle ultime tre partite, in cui l’esterno ha trovato 1 gol e 2 assist.
Nelle partite con Verona, Zulte e Sassuolo, infatti, Marusic ha iniziato a sovrapporsi con più continuità sulla fascia, in maniera speculare a quella di Lukaku, un vero e proprio treno sulla fascia sinistra laziale. Spronato soprattutto da Ciro Immobile, contro l’Hellas è riuscito a giocare a tutta fascia, arrivando spesso e volentieri sul fondo dopo un avvio un po’ troppo cauto. A Verona ha infatti trovato prima un buon assist proprio per Immobile, e poi un gol dopo una grande progressione a conclusione di un contropiede. In mezzo al campo non si è risparmiato, e nella partita successiva contro lo Zulte, Inzaghi lo ha premiato con una nuova maglia da titolare. La rinnovata fiducia nei propri mezzi si è vista soprattutto nel match contro la squadra belga, in cui il montenegrino ha fatto sua la fascia, disputando una grande prova sia in fase difensiva che offensiva, coronata da un assist di testa per Caicedo.
Un’azione di Marusic contro il Sassuolo –
Contro il Sassuolo, poi, è arrivata la prestazione migliore della stagione. Nei primi 45′ ha dato vita a una grande lotta con un avversario tosto come Adjapong, nonostante sia stato un po’ troppo falloso. Nella ripresa, complice anche un atteggiamento migliore da parte di tutta la squadra, il duello sulla fascia è stato vinto totalmente dal montenegrino, che si è reso più volte pericoloso in zona gol, e dimostrando in qualche occasione anche di avere un buon tiro da fuori. Nell’azione del 5-1, poi, c’è il suo zampino. Marusic infatti è stato abile ad arrivare per primo su una palla sporca in area, ma ha colpito il palo prima della respinta a rete di Parolo. Le qualità intraviste fanno ben sperare i tifosi, ma il classe 1992 deve ancora migliorare tanto in marcatura e nel puntare l’avversario, dato che in fase di attacco resta ancora troppo legato all’unica soluzione che sembra conoscere, ovvero quella di rientrare sul sinistro e crossare in area. Se riuscisse ad affinare le doti difensive e il dribbling verso l’area (come fa spesso il compagno di reparto Lukaku) allora potrebbe diventare davvero una pedina importante della Lazio di Inzaghi.
Un profilo che va tenuto sicuramente d’occhio per il futuro, dato che Tare si è dimostrato sempre grandissimo scopritore di scommesse a basso costo. Vedremo se anche questa volta il ds albanese avrà avuto ragione.