Dal ritiro bavarese di Rottach Essen ha parlato l’allenatore del Borussia Mönchengladbach Dieter Hecking, che dopo essere subentrato a stagione in corso al posto dell’esonerato Schubert in questa stagione ha la possibilità di allenare la sua rosa fin dal primo giorno, fattore importantissimo ai fini dell’avventura che il Borussia vuole intraprendere, con l’obiettivo di riconquistare l’Europa dopo la mancata qualificazione all’Europa League.
L’ex allenatore del Wolfsburg si è detto soddisfatto dei primi allenamenti, sviluppati ad alta intensità e già ad un buon ritmo, anche se è il primo a chiarire, come da prassi, che per vedere all’opera il vero Borussia ci vorrà del tempo, soprattutto considerando l’idea di gioco che lo contraddistingue, cioè quella sì di una squadra votata all’attacco e allo spettacolo, ma che allo stesso tempo sappia anche difendersi con ordine e disciplina, dote questa che è stata il tallone d’Achille dei fohlen dopo l’addio di Favre.
Rispetto ai primi cinque mesi passati sulla panchina del Borussia Park Hecking ha avuto modo di cementare il rapporto con i giocatori e con lo staff, e con tutto l’ambiente Borussia in generale, che l’ha accolto da subito nel migliore dei modi, anche grazie alla sua serietà ed esperienza, qualità che è sempre mancata al suo predecessore Schubert, mai veramente amato dai tifosi renani.
Come nella passata stagione, e come sempre, o quasi, nella sua carriera, il tecnico di Castrop-Rauxel sta sviluppando in maniera più approfondita il classico 4-4-2, modulo che ben si adatta alle qualità della rosa; formazione lineare ma esplosiva, soprattutto sulle fasce e nelle due posizioni più offensive, con i giocatori d’attacco molto duttili e capaci spesso e volentieri di cambiare posizione; giovedì però, nell’amichevole contro il Leeds, potrebbe vedersi una difesa a tre, esperimento già provato anche nella passata stagione, che permetterebbe di avere un giocatore in più tra le linee, ma che prevede l’utilizzo di due esterni a tutto campo, capaci sì di attaccare ma anche di difendere. Allo stesso tempo però questo schieramento consentirebbe di avere un regista arretrato nella linea difensiva, con Strobl che si è già disimpegnato con efficacia in questo ruolo, ricordando un po’ quello che faceva l’ex Nordtveit, avversario lo scorso sabato con la nuova maglia dell’Hoffenheim.
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— Borussia (@borussia) July 5, 2017
Per quanto riguarda i nuovi acquisti, Hecking ha parlato bene di Oxford, talentino ingaggiato in prestito dal West Ham: il classe 98, che aveva stupito l’Inghilterra due stagioni fa, è arrivato in Renania dopo una stagione difficile, piena di infortuni e di panchina, ma si è presentato con il giusto piglio per rilanciare una carriera comunque ricca di avvenire; ha mostrato sin da subito una ricca dose di personalità e visione di gioco, ma come normale che sia deve migliorare sotto molti aspetti, primo fra tutti la velocità di esecuzione. Più difficile è stato invece l’impatto di Villalba, attaccante paraguaiano acquistato dodici mesi fa, ma che solo a luglio è sbarcato in Europa; per lui l’avversario più grande resta la lingua, ma grazie all’aiuto di Raffael, oltre che di un corso di tedesco, anche il giovane puntero vuole presto rendersi disponibile tra le scelte del tecnico.
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Infine, menzione particolare del tecnico per Cuisance, giovane francese arrivato a luci spente dalle giovanili del Nancy; il ragazzo, nato nel 1999 si è presentato con grandissima semplicità ma anche la giusta dose di spavalderia, necessaria per sfondare ad un’età così giovane. Le prime risposte sono state veramente importanti, sia nell’amichevole in Belgio che nella Telekom Cup di sabato, e anche se ad essere decisivo dagli undici metri è stato proprio il suo errore, potrebbe essere lui il nuovo, grande colpo in prospettiva di Max Eberl.