Di Albert Vucaj
Due spagnole, una italiana ed una francese. Una spagnola, una francese, una inglese ed una olandese. Non è l’inizio di una barzeletta bensì l’elenco di provenienza delle squadre superstiti nelle due coppe europee. Vista la preoccupante situazione, c’è poco da ridere in Germania: nessuna squadra nella fase finale di Europa League e Champions League, un fallimento totale per il pragmatico calcio tedesco! Un fatto apparentemente anomolo se si considera lo stato di salute del calcio tedesco: in crescita ed infarcito di giovani talenti, di squadre sempre più preparate tatticamente e di allenatori sempre più preparati allo scenario europeo. Tralasciando Bayer Leverkusen, Mainz 05 e Borussia M’gladbach (quest’ultima uscita dopo lo scontro fraticida con lo Schalke 04) che hanno fatto il “proprio dovere” ottenendo i risultati attesi, ciò che fa notizia è la contemporanea eliminazione ai quarti di Bayern, Borussia Dortmund e Schalke.
The captain @BeneHoewedes knows a true battler when he sees one 👏 #s04 pic.twitter.com/m9FHbnSWoZ
— FC Schalke 04 (@s04_en) April 21, 2017
LO SCHALKE: La squadra della Ruhr era stata allestita, quest’estate, per essere quantomeno la terza potenza della Bundesliga e per ben figurare in Europa League (dove era partita benissimo stravincendo il proprio girone con 15 punti su 18). Eppure qualcosa è andato storto sin dall’inizio: 0 punti in Bundes dopo le prime 5 giornate, la stellina Embolo (chiamato per non far rimpiangere Julian Draxler) che conclude la sua stagione già alla settima giornata causa infortunio, i gioielli Meyer e Goretzka dimenticati in un portagioie a prendere polvere. Le uniche note positive sono state le prestazioni in campo di Bentaleb e Kolasiniac: il primo appena riscattato dal Tottenham per circa 19 mln, il secondo ha tanto mercato e probabilmente partirà. A quattro giornate dal termine, la squadra di Gelsenkirchen si trova a 6 punti dalla zona retrocessione ed ad altrettanti dalla zona EL. A dire il vero è difficile che arrivi a toccare una delle due zone: la squadra di Weinzierl dovrà accontentarsi del limbo.
IL BORUSSIA DORTMUND: In questo caso si tratta di un fallimento ancora maggiore. È vero che i gialloneri si sono guadagnati la finale di DFB Pokal, sono attualmente terzi in campionato e si sono comunque piazzati tra le migliori otto d’Europa, tuttavia, se vi trovaste a passeggiare per le vie della cittadina della Ruhr, difficilmente incontrereste tifosi soddisfatti della stagione. L’allenatore e l’inadeguatezza della rosa in alcuni reparti: sono questi i motivi principali della disfatta! Se questa stagione il BVB ha raggiunto comunque risultati dignitosi è grazie ai guizzi e alle giocate dei singoli, non di una trama di squadra. Tuchel è un amante dei numeri e delle statistiche ma ha la terribile mania di schierare giocatori fuori ruolo (e non sempre lo fa per necessità). Piszczek centrale nella difesa a tre e Guerreiro mezzala sono state due soluzioni infelici, anche se in alcune partite hanno portato i frutti sperati. Alla squadra manca la vivacità caratteristica e la solidità a centrocampo, solidità che non potrà essere raggiunta con il solo innesto di Dahoud. Capitan Schmelzer è in evidente difficoltà e sta vivendo una fase discendente della sua carriera, inoltre mancano i cambi in difesa. Bartra è troppo prezioso! Bender e Ginter, chiamati a sostituirlo, si sono rivelati inadeguati. Insomma, questa stagione non sono stati fatti passi in avanti e solo la vittoria della DFB Pokal può salvare Tuchel. (forse)
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BAYERN MONACO: I terribili ragazzini del BVB hanno evidenziato i difetti di questa squadra. L’eliminazione da entrambe le coppe per cui il Bayern era in corsa potrebbe seriamente mettere in discussione la panchina di Ancelotti. Certo, non va dimenticato come è arrivata l’eliminazione in Champions: frutto di e(/o)rrori arbitrali oggettivi e, permetteteci, scandalosi! Tuttavia su questo Bayern erano sorti dubbi già da qualche periodo. E se non sono bastati né Guardiola né Carletto a risollevare la squadra bavarese, la questione si fa preoccupante.
Real Madrid – Bayern Monaco 4-2 – VIDEO
Da un recente sondaggio emerge che i tifosi sarebbero ancora dalla parte di Ancelotti; non credono quindi che sia lui l’erbaccia da estirpare. Paradossalmente sotto discussione ci sono i veterani: Robben, Ribery, Alonso, lo stesso Lahm e perfino Müller (fa specie vederlo ad appena 4 reti realizzate in campionato). Questa squadra è troppo “vecchia”, ne avevamo parlato già nel nostro speciale di settimana scorsa. E non solo in senso anagrafico, per carità: Robben e Ribery hanno ancora un cambio di passo da fare invidia a tanti esterni in Europa. E non crediamo si tratti nemmeno di mancanza di stimoli, quelli ai grandi campioni non mancano mai. Eppure la vecchiaia si percepisce. Forse, più semplicemente, questo Bayern è anacronistico!