Adesso la città ha paura. Dopo una favola durata per anni diventando una delle realtà più belle di Germania, il Mainz attraversa la crisi più grande degli ultimi anni. Quattro mesi fa i biancorossi di Schmidt giocavano in Europa League, difendendosi bene in un girone complicato e con tutte le difficoltà del caso.
Qualcosa però nel magico “ecosistema Mainz”, sembra essersi inceppato. La cessione di Yunus Malli a gennaio (cervello e leader della squadra) ha impoverito la squadra dal punto di vista tecnico, anche perchè Bojan Krkic, il suo sostituito, non ha mai giocato ai livelli del nazionale turco. Il giapponese Muto non segna più e la difesa ha cominciato ad imbarcare gol con una facilità disarmante. Per non parlare del cambio in società, dove se ne è andato lo storico direttore sportivo Christian Heidel (l’autore delle splendide campagne acquisti e delle plusvalenze degli ultimi anni).
Quello che è cambiato maggiormente poi, è la mentalità di squadra rocciosa che da sempre ha contraddistinto il progetto Mainz. Un gruppo granitico, dove tutti giocano per gli altri e dove non ci sono prime donne ma solo tanti interpreti di un’unica orchestra. Senza la sua vera anima, il Mainz ha perso le ultime quattro partite consecutive, scivolando inesorabilmente verso il terzultimo posto in classifica. Il prossimo incontro è contro il lanciatissimo Friburgo mentre al successivo ci sarà l’Hertha Berlino, altra squadra che vuole l’Europa. Adesso bisognerà lottare con i denti per tirarsi fuori dalle sabbie mobili dei bassifondi di classifica, considerando che ci sarà da fare la guerra a squadre come Amburgo e Wolfsburg, molto più attrezzate in termini di uomini e di possibilità. E’ per questo che servirà ritrovare la verve di un tempo, quello spirito che ha permesso di arrivare in Europa e di far crescere eccellenti tecnici come Klopp e Thomas Tuchel.
Il messaggio di Klopp – A chi affidarsi nelle difficoltà? Naturalmente a chi ha dato al club tantissimo in termini di fedeltà e leadership. E chi ha tatuato sul cuore il simbolo Mainz più di Jurgen Klopp? Così gli Ultras biancorossi sono volati a Liverpool per incontrare il tecnico dei Reds, felice di accoglierli nel suo ufficio. Klopp ha caricato i tifosi e invitato l’ambiente a restare vicino alla squadra, sopratutto riempiendo lo stadio sabato prossimo nella gara determinante contro l’Hertha Berlino. Klopp, al Mainz dal 1990 al 2001 come calciatore dal 2001 al 2008 come tecnico, ha cercato di risvegliare le coscienze di tutta una città ripensando alle mille battaglie vinte negli anni da una squadra sorprendente e mai doma. Insieme ai tifosi del Mainz, il tecnico del Liverpool ha mostrato uno striscione che riportava la scritta: “100 Prozent Einsatz für unser Ziel“, 100% uniti per il nostro obiettivo. Un altro gesto esemplare di un tecnico da sempre amato da tutti. Si può diventare grandi e importanti, ma senza dimenticare mai da dove si è partiti.