Se ti danno come soprannome El señor, vuol dire che nella tua carriera hai fatto la differenza sia dentro che fuori dal campo. E infatti Xabier Alonso Olano, è stato rispettato e amato da tutti i tifosi di calcio, indistintamente e trasversalmente.
All’inizio della sua diciottesima stagione da professionista, molti avevano pensato al suo addio al calcio. Le foto felici con la famiglia, le dichiarazioni d’amore a sua moglie e il suo sguardo non più felice di scendere in campo come una volta. Così in una bella mattinata di marzo, il genio basco ha deciso di lasciare il calcio, ha deciso di farlo nel momento migliore per lui e per la famiglia.
“Volevo lasciare nel momento più alto della mia carriera e il Bayern è il momento più alto”
Sul suo profilo Facebook, ha pubblicato una frase che la dice lunga sulla tranquillità e sull’intelligenza di un calciatore che ha avuto pochi eguali negli ultimi 20 anni: “Ho vissuto per esso. L’ho amato. Ora è tempo di dire addio a questo fantastico gioco”. Cosa aggiungere di più?
Storia – Il suo amore per il calcio è innato, perchè già suo padre Miguel Angel Alonso, incantò i tifosi della Real Sociedad vincendo due campionati alla guida della formazione basca. Proprio alla compagine basca deve la sua fama e la sua gioia di giocare a calcio. Lui e Mikel Arteta, diventano fin da piccoli i prodigi del settore giovanile biancoblù. Nel lontano ’99 esordì in una partita di Copa del Rey contro il Logrones, dimostrando subito di essere un calciatore con doti fuori dal comune, figlio legittimo della nuova generazione di talenti che da li a poco avrebbe fatto grande la Spagna in europa e nel mondo. Nel 2001/02 viene eletto miglior calciatore della Liga, ormai tutti si sono accorti di lui. Benitez lo porta a Liverpool per 16,5 mln di euro e gli affida la guida del centrocampo dei Reds. Esordisce in Premier League contro il Bolton nel 2004 e con il Liverpool vince una Community Shield, una Coppa d’Inghilterra, una Supercoppa Europea e una storica Champions League contro il Milan in finale ad Istanbul. In Inghilterra segna anche gol da centrocampo, facendo felici i suoi tifosi e anche un ragazzo che grazie alla sua prodezza vince 25.000 sterline dopo aver scommesso su di un suo gol da oltre 40 metri nella gara contro il Luton Town. Ormai è uno dei centrocampisti più forti del mondo, insieme ad Iniesta e Xavi costituisce una delle mediane più forti di tutti i tempi. Arriva il Real Madrid, il coronamento di una carriera esemplare. Nel 2009 torna in Spagna per oltre 35 mln di euro e con la maglia Blanca vince un campionato, una Supercoppa Europea e soprattutto la sua seconda Champions League, la storica Decima per i Real.
Segnare da 40 metri? Per Alonso è facile!! – VIDEO
Entra sopratutto nel cuore degli spagnoli perché in in appena 4 anni (2008-2012) vince due campionati europei e un campionato del mondo con la nazionale spagnola. E’ questo il momento più alto della sua carriera. Nel 2014 Guardiola decide di portarlo in Germania al Bayern Monaco. Chi meglio dello spagnolo per guidare in campo il nuovo progetto tedesco dell’allenatore catalano? Alonso ricorda proprio Guardiola da calciatore e per questo il basco lascia il Real e sposa subito il progetto firmando un biennale. Qui arrivano altri titoli, gli ennesimi, di una carriera strepitosa: 2 campionati tedeschi, due coppe di Germania e 1 Supercoppa di Germania.
UFFICIALE: #Bayern, #XabiAlonso lascia il calcio giocato: "L'ho vissuto e l'ho amato"https://t.co/4rHoT5F61Q
— Sportnotizie24 (@sportnotizie24) March 9, 2017
Poi il resto è storia di questi giorni. Come sempre, nel suo stile, se ne va lascando un messaggio semplice e breve dedicato al suo amore più grande: il calcio. Ci mancherà molto un calciatore come lui. Il prototipo del centrocampista moderno, quello che unisce al cervello anche la potenza e il cuore. Ciao, señor Xabier..