Berlino vuole tornare capitale anche nel calcio. Non ci sono i soldi e gli investimenti di sceicchi o imprenditori cinesi ma bensì idee chiare e programmi oculati e di qualità.
L’Hertha Berlino, da due anni stabilmente nelle prime sei posizioni di Bundesliga, sta portando avanti un progetto di crescita fatto di acquisti oculati e fondato sui giovani. Un progetto portato avanti dal ds Michael Preetz, uomo capace e pragmatico, e dal tecnico ungherese Pal Dardai. Dopo la conquista della zona Europa League nella passata stagione, la squadra biancoblù (trascinata da un pubblico strepitoso con 50.000 spettatori di media all’Olympiastadion) vuole confermarsi ad alti livelli cercando lentamente di ritagliarsi una posizione di riguardo nell’élite del calcio tedesco. Le armi ci sono tutte, perchè la squadra della capitale può contare su entusiasmo, visibilità e competenza. Qualità che stanno portando in società investimenti esteri e nuovi capitali per tentare la scalata al vertice.
Progetto Union Berlin – Nel cuore del quartiere Köpenick, c’è una squadra amata e rispettata da un’intera nazione. L’Union Berlin è infatti molto più di una società di calcio: è un’istituzione, un modo di essere. In patria i tifosi dell’Union vengono chiamati Eisernen, i “Ferrei”, aggettivo coniato nel 2001 quando la squadra conquistò una storica finale di Coppa di Germania (poi persa contro lo Schalke) e la conseguente qualificazione in Coppa Uefa. Da ormai 13 anni la società è entrata nella dimensione di società Kult di Germania, un po’ come accade per il St.Pauli. Dal 2003 per esempio, tifosi e appassionati si riuniscono la vigilia di Natale allo stadio An der Alten Försterei per dare vita a uno splendido spettacolo fatto di luci, colori e candele. Una festa per quasi 30.000 persone che ormai è diventato un appuntamento famoso in tutto il mondo. E proprio lo stadio An der Alten Försterei, un simbolo della capitale tedesca, potrebbe diventare troppo piccolo per i sogni di una società che vuole diventare grande. Nell’attuale stagione infatti, sotto la guida dell’ex tecnico dello Schalke 04 Jens Keller, l’Union sta lottando stabilmente al vertice della 2.Bundesliga per un posto promozione. Considerando gli investimenti, 4,43 milioni di euro, la società non ha assolutamente intenzione di mollare la corsa alla Bundesliga. Per giocare in massima serie però, l’Union potrebbe aver bisogno di un nuovo stadio.
Lo stadio dell’An der Alten Försterei – L’ Alten Försterei, così come viene chiamato dai tifosi Eisernen, è il primo stadio al mondo “parzialmente in possesso di propri tifosi”. Nel 2008 infatti, più di 2000 sostenitori dell’Union diedero il loro contributo “gratuito” alla modernizzazione dello stadio, portando la capienza a 22.012 posti, di cui solo 3167 posti a sedere. Nel 2009 poi, i tifosi comprarono azioni del club per aiutare la ristrutturazione della tribuna centrale dello stadio. Furono vendute 4141 azioni, per un totale di 2,73 milioni di euro. E’ per questo che lo stadio è il primo impiando al mondo posseduto direttamente dagli stessi tifosi. E questa magia si riversa anche sugli stessi calciatori, perchè l’Union è imbattuto in casa da ben 14 partite consecutive (11 vittorie e 3 pareggi) dimostrando quanto sia indissolubile il legame tra stadio e squadra.
Problema – In Bundesliga però, dal 1 luglio 2017, ogni impianto dovrà avere almeno 8000 posti a sedere. Questo sembra essere il problema maggiore della società, che in previsione di un’eventuale promozione in massima serie, si vede costretta ad ampliare lo stadio se vuole continuare a giocare in casa le arpie partite. Paradossalmente però, l’ampliamento servirà anche in caso di permanenza di Zweite Bundesliga, perchè l’ultimo decreto della DFL, prevede che le società di seconda serie devono avere almeno 4500 posti a sedere.
“L’Alten Försterei sempre resterà l’Alten Försterei”
Futuro – Quello che vogliono tifosi e appassionati, è che il fascino dello stadio resti intatto. La magia e la passiona che si vivono sui gradoni dell’impianto di Berlino est, sono unici e irripetibili. Qualsiasi restyling, non deve cambiare la storia e lo spirito di una società unica. La pensa così anche Il Presidente dell’Union, Dirk Zingler, che ha voluto assicurare che lo stadio verrà ampliato ma senza cedere il passo a multinazionali o speculazioni varie: “Lo stadio è sempre pieno e noi vogliamo dare la possibilità a tutti di sostenere l’Union. Vogliamo portare lo stadio ad un massimo di 35.000 posti, non di più. Non mi importa se contro il Bayern o il Borussia Dortmund potremmo ospitare anche 70.000 persone. La storia e il mito di questo stadio, vengono prima dei guadagni e della quantità. L’Alte Försterei resterà sempre l’Alte Försterei”.