Mancano pochi giorni a Euro 2016 in Francia, e con la fine delle amichevoli pre torneo, si è delineata la griglia di partenza fra favorite, possibili outsider e squadre che partecipano a onor di firma sperando nel miracolo sportivo.
La nostra Italia vola in Francia con la consapevolezza che non sarà facile, anche se nelle due vittorie di misura con Scozia e Finlandia qualche segnale positivo si è visto.
In pole position ci sono sicuramente Germania e Francia, con i tedeschi che vengono da un mondiale vinto e con la retroguardia e il centrocampo probabilmente più forti del torneo. L’unica pecca è rappresentata dal centravanti, che vede Mario Gomez come titolare. L’ex viola viene da una stagione esaltante al Besiktas, ma non è sicuramente un giocatore del calibro dei compagni. Nelle amichevoli non ha convinto il giovane Sanè chiamato comunque da Low. Saltano la rassegna europea lo sfortunatissimo Reus, che ha già dovuto dire addio al mondiale, e Rudiger in seguito alla rottura del legamento crociato. I padroni di casa, invece, hanno sempre vinto le competizioni organizzate in Francia, e possono contare su giocatori di livello mondiale come Pogba, Griezmann e Payet. Tantissime assenze però per i galletti, che dovranno fare a meno di Benzema, Ribery, Sakho, Varane e Mathieu. Il girone è però abbordabilissimo e la squadra di Dechamps parte sicuramente tra le favorite.
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— Jérôme Boateng (@JeromeBoateng) June 6, 2016
Poco dietro la Spagna, che nelle amichevoli delle ultime settimane non ha convinto, perdendo anche in casa con la Georgia. Gli iberici però possono permettersi il lusso di lasciare a casa calciatori come Diego Costa, Juan Mata, Isco, Saul, Callejon e Carvajal, solo per citarne alcuni, conservando comunque nei 23 scelti qualità e tecnica superiore a tutte le altre squadre del torneo. L’ossatura della squadra costituita da De Gea, Ramos, Pique, Iniesta e Morata fa paura e pone la squadra di Del Bosque come una delle favorite per una storica tripletta dopo i successi a Euro 2008 ed Euro 2012.
Sullo stesso piano Belgio e Inghilterra, che hanno squadre giovani e piene di nomi interessanti, ma che peccano forse di esperienza. Per i prossimi avversari degli azzurri i punti di forza sono sicuramente il portiere Courtois, Hazard, Nainggolan, Mertens e De Bruyne. L’Inghilterra invece conferma molti giocatori esplosi nell’ultimo anno del come Vardy, Kane, Alli e Rashford, affiancati dalla leggenda Wayne Rooney. Da non sottovalutare anche Svezia, Turchia, Romania, Islanda, Galles e Russia, che proveranno a imitare la Grecia a Euro 2004.
E l’Italia? Gli azzurri sono allo stesso livello delle possibili sorprese Polonia (solo due sconfitte dal 2014 in poi per loro), Portogallo e Croazia, anche se la squadra di Conte dovrà puntare più sul collettivo, essendo priva di giocatori di caratura internazionale come Ronaldo, Lewandowski e Modric, soprattutto in seguito all’infortunio dei centrocampisti Marchisio e Verratti e l’esclusione di Balotelli e Pirlo. La certezza per l’ex ct della Juventus è rappresentata dal pacchetto difensivo bianconero costituito da Buffon, Bonucci, Barzagli e Chiellini, ma dal centrocampo in su manca la qualità che ha sempre contraddistinto gli azzurri. Immobile, Pellè, Eder, De Rossi e Candreva sono ottimi giocatori, ma non sono assolutamente campioni che possono cambiare con un invenzione la partita, come lo erano, senza andare troppo indietro con la mente, i vari Cassano, Balotelli o Giuseppe Rossi negli scorsi 2 anni. Manca il vero numero 10, che non senza polemiche verrà indossato da Thiago Motta, così come manca un regista vero e proprio dopo l’esclusione di Pirlo e Jorginho.
Serviranno corsa e cuore all’Italia, doti che non mancano affatto agli uomini di Conte, che anche nelle ultime due amichevoli hanno dimostrato di lottare con umiltà su ogni pallone. Quell’umiltà che ci è mancata negli ultimi mondiali, e che può darci sicuramente più di qualche speranza.