Tutti sono importanti, nessuno è indispensabile.
Questo il mantra, questo il segreto per mantenere alte le prestazioni di tutti, per la costruzione di un assemblaggio con pezzi intercambiabili. Non esiste turnover, si tratta di incastrare al meglio alternative di lusso che, cambiano l’assetto, ma non l’obiettivo: vincere.
https://twitter.com/OfficialAllegri/status/689944787991011330
La Juve in semifinale lasciandosi aperta anche questa opportunità, la detenzione di un titolo che si fa feroce difesa, aperta possibilità. E’una Juve spietata nella ricerca della vittoria, nonostante l’inizio aggressivo della Lazio che, però, brucia tutto nel primo tempo. Poteva finire anche con un risultato più netto, ma nell’ottica del passaggio del turno, alla Juve “basta” la costruzione di un secondo tempo di ripartenze (tutte da sinistra) per portare a casa il risultato. Una partita poco giocata, ma combattuta su ogni pallone, una lotta nella ricerca della palla: la Juve ha concesso zero, ha finalizzato uno. La vittoria si è giocata quindi, sulla maggiore organizzazione in cambio e come sempre sulla forza di una mentalità voltata all’obiettivo comune: non basta lottare bisogna farlo bene, con gli occhi puntati allo scopo, con la testa sul campo.
Per #Lichtsteiner primo gol in #TimCup: Swiss 🚂 aveva già segnato in #LazioJuve in #SupercoppaTim nel 2013. pic.twitter.com/Z71CZPFpwL
— JuventusFC (@juventusfc) January 21, 2016
Simbolo della partita , la guerra tutta personale (finale compreso) di Simone Zaza. Simbolo della vittoria , la prestazione ordinata di Alex Sandro che, impeccabilmente, svolge il compito del bravo terzino italiano, ubbidiente ed efficace. Se inseriamo anche l’ingresso in campo di Dybala e le sue due occasione nitide da ola in 5 minuti, il quadro è completo.
Si chiama "HeatMap", mappa di calore. Indica le zone di campo coperte dai bianconeri durante #LazioJuve. pic.twitter.com/fjWtHFoX9v
— JuventusFC (@juventusfc) January 21, 2016
Ancora sbiadite, invece, le tinte di Morata. Non è ancora un caso, è vero, ma questa volta anche se maggiormente coinvolto nella manovra bianconera è ancora evanescente in area. Timido ballerino della fase offensiva, sarebbe il caso di aspettarlo più che per pazienza dovuta, per l’estrema necessità che potrebbe presentarsi visto il periodo di fuoco che la Juve si appresta ad attraversare.
AVANTI AVANTI AVANTI…ora il campionato!!! #finoallafineforzajuventus #vincereèlunicacosa… https://t.co/Q5QCQKdcBb pic.twitter.com/5iMxbc3MB5
— Leonardo Bonucci (@bonucci_leo19) January 20, 2016
Sì, perché chiusa, momentaneamente, la porta della Coppa Italia, si riapre con la prepotenza della prima rivincita di lusso, quella del campionato. E la sfida contro la Roma, non è solo una questione di vendetta, ma di urgente affermazione in classifica. Senza scomodare gli anni ’80 felicemente trascorsi, è una sfida che adesso ha tutto il sapore dell’urgenza appunto: voglia di affermarsi dopo una rincorsa lunga dieci partite da una parte, fretta di vederla quella luce in fondo al tunnel dall’altra.
Partita bella tosta,ma alla fine Semifinale raggiunta!
Avanti così… Forza @juventusfc… https://t.co/YQ9FCBUuVg— Claudio Marchisio (@ClaMarchisio8) January 20, 2016
Juventus- Roma sarà importante per questo. Nella Juve determinante sarà il comportamento di squadra. Allegri ha cambiato ieri sera quanto basta per conservare energie per domenica sera, schierando sempre una Juve vera, nel senso di concreta e forte. E’arrivato alla conclusione di far giocare a livello tattico una squadra che garantisce compattezza e la solita solidità difensiva da manuale.
https://twitter.com/SerieA_TIM/status/690485504106729472
Un ritorno all “antichità” che ha sotterrato (forse solo per il momento) i trequartista. Ritorno all’antichità che è coinvolgimento di tutti in un quadro che, anche se con maggiore fatica, sembra essere sempre lo stesso: cambiando gli addendi il risultato non cambia.
https://twitter.com/SerieA_TIM/status/690503499424108544
Cambiano gli interpreti ma la fame è la stessa. E le diete, si sa, è meglio farle in estate.