Ventiduesimo turno di Premier League che accorcia ancora di più la classifica in vetta, con Arsenal e Leicester che non vanno oltre il pareggio, facendo il gioco del Manchester City, ora solamente ad un punto dalla coppia di testa.
MOST GOALS FOR ONE #BPL CLUB:
176 – Rooney MUN
175 – Henry ARS
148 – Shearer NEW
147 – Lampard CHE
128 – Fowler LIV pic.twitter.com/dB2L4UODWQ— Premier League (@premierleague) January 18, 2016
La squadra di Wenger aveva il compito più difficile tra le prime tre, e lo 0-0 maturato contro lo Stoke City non deve affatto essere considerato un risultato negativo: al Britannia infatti sono già cadute diverse grandi, tra le quali proprio il City, ed oltretutto il manager alsaziano si è presentato all’appuntamento con molte assenze, tra tutte quella di Ozil, fino a questo momento uno dei trascinatori nell’ottima stagione dei gunners.
The latest addition to Fantasy Premier League…
Austin (SOU) FWD 7.0 #FPL
(picture: Matt Watson/Southampton FC) pic.twitter.com/8Hqjl6PmzA— Premier League (@premierleague) January 18, 2016
Ci si aspettava di più invece dal Leicester, che dopo le difficoltà nel Christmas Period aveva ritrovato gol e vittoria nell’ostica trasferta a White Hart Lane pochi giorni fa; l’1-1 al Villa Park contro l’ultima della classe non può che rappresentare un passo falso nella corsa all’Europa delle foxes, che hanno avuto il demerito di non chiudere il match dopo l’iniziale vantaggio di Okazaki, sbagliando peraltro un rigore, il secondo di fila, con Mahrez. Nella ripresa i padroni di casa hanno quindi preso coraggio, e nonostante il gol di Gestede sia stato viziato da un netto fallo di mano dell’attaccante originario del Benin, il pareggio è stato ampiamente meritato dagli uomini di Garde, che con i quattro punti raccolti in cinque giorni tengono ancora accesa una flebile speranza di salvezza.
MOST #BPL ASSISTS SINCE 2010/11:
54 – Silva
42 – Rooney
38 – Mata
37 – Brunt
33 – Cazorla
32 – Baines, Fabregas pic.twitter.com/iUtoObYhZE— Premier League (@premierleague) January 18, 2016
Chi ha risposto alla grande dopo le critiche successive allo 0-0 casalingo contro l’Everton è stato invece il Manchester City, che ha dominato un Crystal Palace in grossa difficoltà, senza vittorie in campionato dal 19 dicembre: i citizens hanno ritrovato i gol di Aguero, ora a quota dieci nella classifica marcatori, e le giocate del maghetto Silva, che tra infortuni e scarsa condizione non è mai stato fino a qui un valore aggiunto per la squadra di Pellegrini. Sorride, finalmente, anche l’altra metà di Manchester, con lo United che vince il classico d’Inghilterra contro il Liverpool: i red devils giocano una partita difensiva, chiudendosi nella propria metà campo e cercando di non concedere spazi ai padroni di casa, che nelle rare occasioni nelle quali riescono a sfondare trovano sempre un fantastico De Gea; il gol vittoria arriva infatti solo nel finale e su calcio piazzato, quando Rooney, in stato di grazia nelle ultime settimane, è bravissimo nel girare in rete una respinta della traversa al colpo di testa di Fellaini.
.@GWijnaldum now has 9 goals and 1 assist in 12 #BPL matches at St James' Park… pic.twitter.com/iNNCXXsiw2
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Van Gaal ancora una volta salva una panchina sempre bollente, ma rimane fuori dalla zona Champions e dietro il quarto posto, sempre occupato dal Tottenham: gli spurs ancora una volta dimostrano di essere la squadra che gioca forse il miglior calcio in Premier, e demoliscono il Sunderland, passato in vantaggio a fine primo tempo, con un netto 4-1, maturato anche grazie alla doppietta di Eriksen, finalmente decisivo anche sotto porta. La sensazione è che la squadra di Pochettino, che sarà impegnata anche in Europa League, con un po’ più di fortuna e di cinismo possa veramente restare in corsa fino alla fine anche per il titolo, soprattutto in una stagione come questa, che ancora non trova un vero padrone.
BEST #BPL MINS/GOAL (min. 15 goals):
110.1 Aguero
121.8 Henry
128.2 Van Nistelrooy
130.2 Hernandez
133.8 Costa pic.twitter.com/dk6L7bxSDi— Premier League (@premierleague) January 18, 2016
Perde terreno invece il West Ham, che dopo tre successi consecutivi cade in casa del Newcastle, finalmente fuori dalla relegation zone: i magpies, trascinati ancora una volta dal sempre più decisivo Wijnaldum, si portano sul doppio vantaggio già dopo un quarto d’ora, e nella ripresa stringono i denti anche dopo il gol di Jelavic, raccogliendo tre punti fondamentali nella corsa salvezza. Lotta per non retrocedere che vede sempre coinvolto il Bournemouth, che dopo un periodo negativo lancia un bel segnale alle rivali, sconfiggendo nello scontro diretto il Norwich con un secco 3-0, nel quale trova spazio anche il primo gol con le cherries di Afobe, centravanti strapagato da Howe per strapparlo al Wolverhampton. Si stacca probabilmente in maniera definitiva invece il Southampton, che si regala un bellissimo sabato con il netto 3-0 al WBA, e soprattutto con la firma di Charlie Austin, prelevato dal QPR, che permetterà a Koeman di avere un vero finalizzatore, sempre nell’attesa che Pellé ritrovi la miglior condizione.
MOST #BPL CLEAN SHEETS IN 2015/16:
10 – Cech, Hart
9 – Butland
8 – De Gea, Gomes
7 – Lloris, Mignolet, Myhill pic.twitter.com/28vqTH31zc— Premier League (@premierleague) January 18, 2016
Spettacolare invece il 3-3 di Stamford Bridge, dove Chelsea e Everton hanno dato vita ad una partita meravigliosa, ricca di gol ed emozioni: avanti di due in avvio di ripresa, i toffees si sono fatti rimontare dai gol di Diego Costa e Fabregas. Il nuovo vantaggio firmato da Funes Mori al 90’ sembrava spingere ancora più giù i blues, capaci però di trovare il definitivo pareggio al minuto novantasette, a recupero già scaduto, con il colpo di tacco vincente (in fuorigioco) di Terry, che festeggia così nel migliore dei modi la presenza 700 con il Chelsea.
TABLE Like the look of the latest #BPL standings? pic.twitter.com/A1Aq8HNBQP
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A chiudere il programma, nel Monday night, Swansea e Watford, con i gallesi, al momento terzultimi, che dovrebbero annunciare a breve l’ingaggio di Francesco Guidolin per la panchina.