La Juve ha inciampato e non è caduta, si è mostrata debole senza perdere la sua forza. Ha stupito ma non delude le aspettative, anzi, da qualche anno continua sorprendentemente a superarle. Nel primo giro di boa del campionato è lì dove tutti la attendevano, dopo un’attesa fatta di passi falsi e poi riempita di una rimonta di 9 vittorie consecutive che la porta vicinissima alla vetta.
Vince senza strafare, non domina ma controlla, non brilla ma si accende, non è bella ma balla
E’vero , la Sampdoria ha messo in difficoltà la difesa della Juventus, più della maggior parte degli ultimi avversari affrontati e buona parte del merito va alla spinta degli attaccanti più concreta dopo il goal di Cassano. Ma non è un segnale da poco, se la Juve riesce a vincere anche se non al completo. Dybala, grazie a questa partita, anche senza goal, è ufficialmente leader, figlio eppure padre, che fa salire tutta la squadra, padrone silenzioso eppure autorevole dell’intera manovra offensiva.
PRIMATISTI BIANCONERI @SerieA_TIM
Tiri tot: Pogba (58)
Tiri nello specchio: Dybala (20)
Occasioni create: Paulo (42) pic.twitter.com/reHiwgLz1g— JuventusFC (@juventusfc) January 11, 2016
Risponde ancora il centrocampo con i goal di Pogba, e di Khedira. Non male in impostazione (meno in fase difensiva) il “vice-Marchisio” Hernanes: se il suo deliziooso assist per Morata fosse stato premiato dal goal forse staremmo qui a congratularci della sua tecnica, della sua crescita, sebbene in un ruolo diverso dal suo, all’interno della squadra. Invece il suo atteggiamento è ancora un “vorrei ma non posso”, ancora una ricerca di vera identità.
Sapevate che…? Siamo la squadra che ha completato più dribbling @SerieA_TIM (262) ed ha subito meno tiri (167). pic.twitter.com/EAVfoLN80v
— JuventusFC (@juventusfc) January 11, 2016
E’ ancora un “voglio ma non ci riesco” quello che esprime in campo Morata: si muove tantissimo e spesso anche bene aprendo spazi per gli inserimenti dei centrocampisti ma senza goal; giustissimo sottolineare gli errori sottoporta, lo è altrettanto notare il suo lavoro per la squadra. Quel lavoro che allontana ancora una volta, e fino al prossimo appuntamento, l’apertura del “caso” a suo carico, anche perché si avvicina sempre di più il ritorno in campo di Mandzukic.
https://twitter.com/OfficialAllegri/status/686327599509934080
Usando le parole di Allegri, questo girone di andata è stato un “primo tempo” molto complicato, del film del campionato: il risultato dell’ultima partita è infatti, nonostante la prestazione, ottimo per la classifica e per il momento attuale, anche se lascia ancora la sensazione dell’inesploso. Per durare nel tempo la squadra dovrà fare molto di più di quanto visto ieri sera. Il campionato è necessarimanete fatto di partite così, in cui non si esprime il massimo del potenziale ma si resiste e si vince lo stesso. L’essere in rimonta poi lascia davvero poco spazio alla bellezza: dopo lo shock di Sassuolo la Juve è diventata un rullo compressore, e il trattore si sa, non è elegante, è potente!
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La continuità di risultati sarà determinante, in un incrocio di stili che forse la sta rendendo più brutta, ma più efficace. Come se stesse cercando più il risultato che il bel gioco. Finora ha dimostrato di far necessità virtù, ha dimostato un’ottima propensione alla lotta e spirito positivo nel difendersi. Ma adesso, tornata in una posizione più consona, la Juve dovrà abbandonare un atteggiamento così pudente, giocando più a calcio, mostrando qualcosa di più, dal tanto atteso aggiustamento tattico, alla definitiva consacrazione dei suoi campioni. Ora inizia il vero campionato, con un ritorno alla consapevolezza, in cui parte integrante ha avuto la società. Doveroso il riferimento all’ambiente intero che ha sostenuto squadra e allenatore, sempre, e che non si è fatto spaventare dall’incubo iniziale.
La vittoria della Juventus 2-1 contro la Sampdoria – VIDEO
La robustezza del club è ciò che per storia ha sempre permesso ai bianconeri di vincere più degli altri, e che adesso passato l’incubo, gli aprirà, ancora una volta, la strada dei sogni.