OS X di Apple è stato il software più vulnerabile del 2015, almeno secondo CVE Details, che ha organizzato i dati forniti dal National Vulnerability Database (NVD).
Subito dopo il sistema operativo dei Mac, fermo a 384 vulnerabilità, si piazza iOS, altro software di Cupertino che nel 2015 ha registrato 375 vulnerabilità. In terza posizione troviamo Adobe Flash Player con 314 vulnerabilità. In quarta e in quinta posizione si trovano rispettivamente Adobe AIR SDK, con 246 vulnerabilità, e Adobe AIR, con 246 vulnerabilità.
Lo scorso anno nelle prime cinque posizioni c’erano (in ordine) Internet Explorer di Microsoft, Mac OS X, il kernel di Linux, Google Chrome e iOS.
Di seguito la lista con i primi 50 software più vulnerabili del 2015.
Dalla classifica notiamo che le versioni di Windows, rispetto a OS X di Apple, vengono divise per release. Anche il kernel Linux viene separato nelle varie distribuzioni mentre le varie versioni di iOS e Android vengono racchiuse sotto un’unica voce.
La classifica delle aziende con i software più vulnerabili del 2015 vede in testa Microsoft, seguita da Adobe e Apple.
Bisogna tenere a mente che le aziende di tecnologia hanno politiche di comunicazione diverse quando si tratta di esporre problemi di sicurezza. Le vulnerabilità segnalate nei dati di CVE Details sono, infatti, soltanto quelle note al pubblico.