Finisce in parità il big match del quattordicesimo turno di Premier League, che vedeva opposte Leicester e Manchester United; quella che ad inizio stagione si sarebbe prospettata come la classica sfida tra Davide e Golia è andata in scena con le foxes che si presentavano in testa alla classifica e, cosa forse ancor più incredibile, leggermente favorite. L’1-1 finale lascia l’amaro in bocca proprio agli uomini di Ranieri, che seppur non creando tantissimi pericoli dalle parti di De Gea avrebbero probabilmente meritato il risultato pieno; resta comunque una giornata di grande festa per il popolo delle Midlands, che festeggia il record del working class hero Jamie Vardy, in rete per l’undicesimo incontro consecutivo, come nessuno mai era riuscito a fare. Con il pareggio del King Power Stadium in vetta è tornato anche il Manchester City, che si è liberato non senza fatica dell’ostico Southampton; il 3-1 maturato all’Etihad non è netto come dice il risultato, visto che la squadra di Koeman ha sfiorato più volte il pareggio, prima di essere affondata definitivamente dal siluro di Kolarov.
Jamie Vardy – the first-ever player to score in 11 consecutive #BPL matches. Congratulations! #11inarow pic.twitter.com/7DKFqyzLDn
— Premier League (@premierleague) November 30, 2015
Mezzo passo falso invece per l’Arsenal, che in uno dei posticipi domenicali non è andato oltre l’1-1 sul campo del Norwich: a preoccupare Wenger, più del risultato, sono però ancora una volta le notizie che giungono dall’infermeria, visto che il manager alsaziano ha perso per infortunio anche Koscielny e Sanchez, notizie mitigate solo in parte dal rientro in campo di Ramsey e Oxlade-Chamberlain. Pareggio anche per la quinta della classe, il Tottenham di Pochettino ancora in striscia consecutiva da metà agosto; lo 0-0 casalingo contro il Chelsea certifica la possibilità degli spurs di lottare per le posizioni di vertice, ma regala anche un piccolo sorriso a Mourinho, per la terza volta in una settimana senza gol al passivo, un dato estremamente confortante dopo le pessime prestazioni difensive di questo inizio di stagione.
In his last 7 #BPL matches, Mesut Ozil has been involved in over 70% of @Arsenal's goals (two goals, eight assists) pic.twitter.com/9Ca2xS7s2X
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Lenta ma costante continua anche la risalita del Liverpool, che con Klopp sembra aver trovato la giusta via, se non per quanto riguarda il gioco almeno per quello che concerne i risultati. L’1-0 di Anfield contro lo Swansea, deciso da un rigore dubbio di Milner, permette ai reds di recuperare due punti sulle prime, eccezion fatta per i citizens, e acuisce ancora di più la crisi della squadra gallese, lontanissima parente di quella straripante di inizio campionato.
TABLE This is how the #BPL looks after Matchweek 14… pic.twitter.com/Ii4rXL6rSn
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A ridosso della zona Europa si mantengono anche Crystal Palace, Everton e West Ham: le eagles travolgono con un perentorio 5-1 il Newcastle, annichilito sotto i colpi degli uomini di Pardew, che si prende così una grande rivincita nei confronti della squadra che lo ha cacciato quasi un anno fa. La squadra di Bilic invece, in leggero calo, viene fermata sul pari interno dal WBA, confermando di trovarsi a proprio agio soprattutto quando gioca lontano dal Boleyn Ground; per l’Everton invece, al quarto risultato utile consecutivo, arriva un clamoroso pareggio sul campo del Bournemouth: avanti di due reti fino ad una decina di minuti dal termine gli uomini di Martinez si fanno riprendere, tornano incredibilmente in vantaggio in pieno recupero grazie a Barkley, ma al minuto 97’ si fanno nuovamente raggiungere dagli indomiti padroni di casa, abili a non mollare in una partita che sembrava ormai persa.
With a goalless draw against Chelsea, @SpursOfficial achieved a club first in the Premier League #TOTCHE pic.twitter.com/YjFjUrSZvv
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A chiudere il quadro, l’ennesima sconfitta dell’Aston Villa, battuta a domicilio anche dal Watford e sempre più ultima in classifica, e il secondo successo consecutivo del Sunderland, che chiude la striscia positiva dello Stoke e per la prima volta in stagione è fuori dalla relegation zone.