In questi giorni a Cupertino si sta discutendo molto sull’ambizioso progetto di realizzare veicoli marcati Apple, ma il suo iconico fondatore Steve Jobs ci aveva già pensato nel 2008, un anno dopo il debutto del primo iPhone.
A riferire la notizia è Tony Fadell, capo di Alphabet’s Nest Labs ed ex dirigente di Apple, davanti alle telecamere di “Studio 1.0”, un programma firmato Bloomberg TV. Come commenta Fadell, lui e il defunto fondatore di Apple avrebbero pensato, anni prima, come Apple poteva entrare nel settore automobilistico. Le loro idee erano la conseguenza dall’enorme fermento dell’industria automobilistica americana e dal fatto che la General Motors era sull’orlo del fallimento. Così avrebbero sfruttato questo momento storico per introdurre una nuova era di veicoli marcati Apple.
“Sì, io e Jobs abbiamo fatto un paio passeggiate, ci abbiamo ragionato un po’ su, e questo è stato nel 2008 “ – ricorda Fadell – “Se dovessimo costruire una macchina, che cosa costruiamo? Come dovrebbe essere il pannello di controllo? E quale sarebbe? Come sarebbero i sedili? Come alimentarla?“. Un sacco di incognite al tempo e una tecnologia arretrata, quindi in definitiva Jobs decise di non andare avanti, spiega Fadell a Bloomberg TV.
I dispositivi mobili e le automobili non sono poi così diversi, commenta però Fadell, co-creatore di iPod, riprendendo le parole di Jeff Williams (Senior Vice President di Apple) dette durante la Code conference di Maggio.
Una macchina ha batterie, un computer, un motore ed ha struttura meccanica. Se si guarda a un iPhone ha le stesse cose, dispone anche di un motore, ma il vero problema è la connettività e il possibile funzionamento come auto-guida
Jobs può aver abbandonato l’idea perché la tecnologia necessaria per rendere le automobili davvero intelligenti non era disponibile nel 2008, ma nel 2015 il progetto sarebbe pienamente realizzabile. Jobs ci aveva pensato e anche l’odierno team di Apple ci sta pensando, motivo più che valido per pensare (e sperare) che presto Apple scenderà in strada.