Inizio di campionato scoppiettante, caratterizzato dal ritorno ai vertici delle due milanesi, Inter e Milan, che si trovano ora rispettivamente al primo e quinto posto. Quest’anno la finale di Champions sarà a San Siro, e dopo essere rimaste entrambe fuori dalla competizione, le due squadre tentano la risalita. Le due formazioni non giocano un calcio champagne, ma fanno del loro punto di forza il cinismo. Nell’ultimo turno hanno affrontato le due romane, vincendo e convincendo entrambe. L’Inter è stata impegnata contro la Roma, che distava due punti. Gli uomini di Mancini hanno giocato in modo ordinato, facendo della difesa il loro cardine, tanto che l’attacco giallorosso (il più prolifico del campionato, e uno dei migliori in Europa), è rimasto a secco. Il gol è arrivato con un gran tiro da fuori di Medel, uomo simbolo del momento dei nerazzurri, che lottano e alla fine vincono anche per merito del portierone Handanovic e di una difesa rinnovata rispetto allo scorso anno con la coppia Miranda–Murillo che ha un’intesa sempre più solida.
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Milan che ha invece affrontato la Lazio all’Olimpico, in una sfida dal coefficiente di difficoltà pari a quello dei cugini. I biancocelesti non sono però scesi in campo, e Marchetti e compagni hanno letteralmente regalato i 3 punti al Milan. Ma non sono solo i demeriti della squadra di Lotito ad aver deciso la partita, dato che i rossoneri si sono presentati in campo corti e concentrati su ogni pallone, non lasciando nessuno spazio di manovra agli avversari. Prestazione maiuscola del centrocampo e di Cerci e Bertolacci in particolare, per i quali la partita era un mini derby essendo ex romanisti. In gol oltre a Bertolacci, anche un ritrovato Mexes dopo solo 68 secondi dall’ingresso in campo e il trascinatore Bacca. Simpatico siparietto fra Mihajlovic e il figlio, raccattapalle allo stadio con la maglia laziale.
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— Inter (@Inter) November 1, 2015
La fortuna aiuta gli audaci – L’Inter in questo campionato è ora a 24 punti, dopo aver vinto ben 6 delle 11 partite giocate per 1-0. Un dato importante, che sottolinea la bravura degli uomini di Mancini di sfruttare al massimo le palle inattive e gli episodi. Solo fortuna? Non sembrerebbe, dato che una volta acquisito il vantaggio i nerazzurri sono maestri nel mantenerlo, facendosi rimontare solo in occasione della gara con la Samp a Marassi, terminata 1-1. Gli scontri diretti sono divisi equamente fra le vittorie nel derby e con la Roma (sempre 1-0), lo 0-0 con la Juve e la brutta sconfitta casalinga per 1-4 contro l’altra capolista Fiorentina, frutto di una giornata storta di Handanovic. Proprio il portiere sloveno si sta rivelando la colonna di questa Inter, che non prende gol anche grazie ai suoi miracoli. Decisivi quelli su Destro contro il Bologna e quelli di sabato contro la Roma, che hanno fruttato 6 punti. Grandi prestazioni anche da parte dei nuovi Jovetic, Perisic e Felipe Melo, che dimostrano di essersi integrati alla perfezione. La statistica che può far sorridere Thohir è che spesso in Italia i campionati non si vincono con il miglior attacco, ma con la miglior difesa.
Accelerata Milan – I rossoneri dopo la sfida con la Lazio hanno scavalcato proprio i capitolini, portandosi a 19 punti al quinto posto. Un Milan compatto, corto in campo, che ha trovato 9 punti in 8 giorni dopo le belle vittorie con Sassuolo, Chievo e Lazio. Pesa la scelta di Mihajlovic di inserire in campo il giovane Donnarumma nelle tre sfide, facendo responsabilizzare tutta la squadra. I giocatori si sono compattati intorno all’allenatore e al baby portiere, difendendo e attaccando in 11.
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La prova perfetta è andata in scena all’Olimpico; cuore e abnegazione da parte di tutti, compresi gli scontenti Montolivo e Mexes, che hanno anzi corso più di tutti gli altri. La staffetta fra Bacca e Luiz Adriano assicura sempre gol pesanti, in attesa del ritorno di Balo, mentre qualora Cerci e Bertolacci riuscirebbero a confermarsi sui livelli dello scorso match, il Milan ritroverebbe le due pedine che mancano al gioco di Mihajlovic, ovvero quegli uomini che con una giocata possono accendere la partita. L’obiettivo qualificazione alle coppe europee è alla portata, bisognerà vedere quale delle due.
Il campionato è ancora lungo, e si sta confermando come uno dei più equilibrati degli ultimi anni. All’11esima giornata era dal 2006/07 che non si vedeva una coppia al comando, mentre le prime quattro sono racchiuse nell’arco di solo due punti. Il distacco fra la prima e la terza invece è di un punto, mentre solo in tre occasioni è successo che la capolista avesse così pochi punti. L’impressione è che nessuna squadra sia ancora in grado di accennare una mini fuga, con il derby di Roma alla prossima, Samp-Fiorentina e Torino-Inter. Sfide avvincenti che rischiano di compattare ancora di più la classifica verso l’alto, per una Serie A mai così spettacolare.