Ci voleva lui, il figliol prodigo più amato per riportare in vetta il Boca Juniors. Carlos Tevez è ritornato da re nella sua Buenos Aires e dopo appena tre mesi ha riacceso subito la passione Xeneises trascinando il Boca al titolo dopo quattro anni di attesa. Guerriero in campo (5 gol e 2 assist in 12 partite) e leader nello spogliatoio, l’ex Juventus è stato decisivo nel riportare quella mentalità vincente che da qualche stagione era mancata permettendo ai rivali storici del River Plate di vincere tutto sia in Argentina che in Sud America.
WE ARE THE CHAMPIONS 2015!!!! GRACIAS!! #BOCA #VamosBoca #CampeonatoArgentino pic.twitter.com/XEV0mXUNHx
— Boca Estados Unidos (@Boca_usa) November 1, 2015
Il ritorno di Tevez ha inorgoglito ancora di più un popolo sempre fiero ma ferito che si è aggrappato all’“uomo del popolo” per tornare grande. “Todo volviò a la normalidad” , ha dichiarato un commosso Tevez a fine gara dopo il successo 1-0 sul Tigre (firmata Monzon) e la conseguente certezza matematica della vittoria del titolo numero 25. Carlitos è l’anima della festa sul prato della Bombonera e commuove ancora i tifosi della 12 “sono tornato qui per vivere emozioni come questa, sono così felice che non riesco neanche a parlare”.
#BocaCampeon Los festejos del campeón. pic.twitter.com/R7uaGXSRIq
— Boca Juniors (@BocaJrsOficial) November 2, 2015
La mano di Arruabarrena – Se Tevez ha avuto il merito di accendere la passione dei tifosi portando esperienza e mentalità vincente nel gruppo, sul campo si è sentita pesantemente la mano del tecnico basco Rodolfo Arrabuarrena, allenatore moderno e pragmatico, che fin da subito ha badato al sodo portando ordine e disciplina nel clan Boca. Il suo “credo” votato al sacrificio, ha fatto si che crescessero sul piano umano anche tanti talenti come l’attaccante Calleri e i giovani Betancort e Pavon. Affidando poi le chiavi della squadra a giocatori esperti come Gago, Tevez e Diaz, il tecnico è riuscito a plasmare una squadra tutto cuore e muscoli dove si cerca di fare sempre la partita senza se e senza ma. La grinta basca con la storia del popolo Boca, si sono uniti in un mix vincente che sabato prossimo potrebbe portare anche il bis con la finale della Coppa nazionale.