Rodgers esonerato. Mourinho confermato, Advocaat dimesso. Sono queste le principali conseguenze del turbolento ed esaltante weekend di Premier League, l’ultimo prima della sosta per le nazionali, e primo a dare forse un quadro generale completo sulla situazione che le squadre inglesi stanno affrontando.
Partendo per una volta dalla coda della classifica troviamo accoppiate Sunderland e Newcastle, le due squadre rappresentative del nord del paese, che tra tre settimane si affronteranno in un epico Tyne-Wear Derby, una delle sfide più sentite di tutto il continente europeo. I black cats sono riusciti finalmente a muovere la classifica, ma lo hanno fatto al termine di una partita dai due volti, prima messa praticamente al sicuro e poi quasi persa: avanti di due reti contro il West Ham infatti i biancorossi si sono fatti rimontare da Jenkinson e Payet, rischiando la beffa nei minuti di recupero. Un risultato che ha lasciato il segno nel manager olandese Advocaat, che dopo essere stato in bilico per alcune settimane ha deciso di farsi da parte, rassegnando le dimissioni. Un duro colpo per la squadra, ma forse necessario per salvare una stagione che, seppur non compromessa, appare molto difficile da rimettere in carreggiata.
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Pochi chilometri più a nord non se la passa meglio Steve Mclaren, che per il momento resta in sella, ma ormai vede la sua panchina sempre più a rischio; il Newcastle sceso all’Etihad parte bene e va subito in vantaggio con il primo gol inglese di Mitrovic, ma nella ripresa crolla sotto i colpi di Aguero, letteralmente scatenato ed autore di ben cinque reti, perfetto imitatore del centravanti del Bayern Lewandowski. La perla di De Bruyne chiude la partita che regala nuovamente la vetta ai citizens. Si, perché i cugini del Manchester United, dopo aver sorpassato proprio il City ed essere tornati in cima alla classifica dopo oltre due anni, non riescono a dare continuità ai propri risultati, e vengono travolti (e raggiunti) da un super Arsenal, straripante nel 3-0 ai red devils. Bastano 20’ per chiudere la pratica, grazie soprattutto alle prodezze del nino maravilla Sanchez, che dopo essere rimasto a secco nelle prime sei giornate si è completamente riscattato, siglando cinque reti nelle ultime due partite. Arsenal dunque che aggancia il secondo posto e mantiene un punticino di vantaggio sulla coppia sorpresa del campionato: Leicester e Crystal Palace infatti vincono ancora e confermano quanto di buono fatto vedere fino a qui: le foxes espugnano Carrow Road, battendo il Norwich, sconfitto dopo oltre un mese, grazie a Schlupp e Vardy, capocannoniere della Premier con sette centri.
Il Palace, invece, piega 2-0 il WBA con un altro rigore di Cabaye e il centro di Bolasie, regalando un’altra gioia a Pardew, guarda caso l’uomo che a Newcastle nessuno voleva più non più tardi di dieci mesi fa. Tornando alla giornata nera degli allenatori, è finita dopo poco più di tre anni l’avventura di Rodgers su una delle panchine più importanti del mondo: il Liverpool ha infatti esonerato il manager ex Swansea, colpevole di un inizio di campionato deludente, a seguito peraltro di una campagna acquisti che aveva fatto borbottare, e non poco, i tifosi dei reds; fatale non è stata una sconfitta, così come per Advocaat, bensì il pareggio nel derby della Mersey contro l’Everton, arrivato dopo una partita giocata male e senza acuti, eccezion fatta per il gol di Ings che aveva aperto le marcature. Il pareggio di Lukaku, e il secondo tempo di sofferenza, hanno spinto la dirigenza del Liverpool a prendere una decisione che era già maturata nelle ultime settimane. La squadra, che sotto la gestione del nordirlandese ha sfiorato il titolo due anni fa, sarà ora affidata a un nuovo tecnico, che probabilmente sarà l’ex Borussia Dortmund Klopp, un allenatore sicuramente capace di motivare al meglio i giocatori, loro stessi non innocenti nel difficile avvio di stagione.
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Chi motivatore lo è sempre stato è invece José Mourinho, che deve però rispondere coi fatti alle critiche, legittime, che stanno rovinando quanto di buono il portoghese è riuscito a fare nei suoi anni londinesi. L’ennesima sconfitta stagionale ha aperto una crepa ancora più profonda tra lui e la società, che per il momento ha confermato la fiducia all’allenatore campione in carica, che dalla sua ha un faraonico contratto fino al 2019 che impedisce di fatto alla dirigenza del Chelsea di cacciarlo; solo il tempo potrà dire se Mourinho è in grado di risollevare la situazione, nel frattempo chi gode è solo il Southampton, che con il 3-1 a Stamford Bridge ha conquistato la seconda vittoria consecutiva.
A chiudere il quadro dell’ottavo turno, il secondo acuto in sette giorni dello Stoke City, che inguaia l’Aston Villa (con Sherwood ora a rischio), il pareggio tra le neopromosse Bournemouth e Watford, e il pirotecnico 2-2 tra Swansea e Tottenham, con i gallesi ancora incapaci di vincere ma che riescono almeno a fermare la lanciatissima squadra di Pochettino, che dopo il ko all’Old Trafford nel primo turno non ha più perso.
Ecco nel dettaglio i risultati dell’ottavo turno: